Val d’Orcia da cartolina: alla scoperta di San Quirico

  • Postato il 27 luglio 2025
  • Borghi
  • Di SiViaggia.it
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Nel cuore della campagna toscana, là dove le colline si rincorrono con grazia tra vigneti ordinati, cipressi solitari e casali in pietra, sorge un borgo che sembra dipinto. San Quirico d’Orcia è un piccolo comune in provincia di Siena, abitato da circa 2500 persone, ma non lasciatevi ingannare dalle dimensioni: è una delle perle più luminose dell’intera Toscana.

Chi arriva qui ha l’impressione netta di entrare all’interno di una cartolina, e non una qualsiasi, ma una di quelle che hanno reso celebre l’immagine della regione nel mondo: filari ordinati, cieli ampi e puliti, strade sinuose e quella bellezza quieta che non stanca mai.

San Quirico non è solo un bellissimo borgo medievale da scoprire a piedi, è anche una base perfetta per esplorare la Val d’Orcia, tutelata dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità per la straordinaria armonia tra paesaggio e insediamento umano.

Cosa vedere a San Quirico d’Orcia

Il centro storico di San Quirico d’Orcia è piccolo, compatto, pedonale, e racchiude in sé tutto il fascino dei paesini toscani più autentici: le case in pietra, le stradine lastricate, le persiane socchiuse e le finestre fiorite sono il palcoscenico perfetto per chi ama camminare senza fretta, lasciandosi guidare dal caso piuttosto che da una mappa.

Se Via Dante Alighieri e Via Poliziano rappresentano le arterie principali del borgo, con ristoranti, negozi e strutture ricettive, il consiglio è di lasciarsi alle spalle l’itinerario più battuto. Basta svoltare in una delle viuzze laterali per ritrovarsi immersi in scorci inaspettati: un cortile con il bucato steso, una terrazza panoramica, una porta antica che racconta storie di secoli.

Horti Leonini

Sul lato est del centro storico si apre un angolo sorprendente: gli Horti Leonini. Si tratta di un elegante giardino all’italiana del XVI secolo, aperto tutti i giorni e visitabile gratuitamente. Il nome deriva dal primo proprietario del terreno, Diomede Leoni, ma oggi il giardino è patrimonio della comunità di San Quirico.

Gli Horti sono divisi in due zone: una inferiore, chiusa da mura e ombreggiata dai lecci, ordinata secondo un disegno geometrico con aiuole triangolari, e una superiore più libera e naturale, da cui si gode una vista d’insieme perfetta. D’estate, il parco ospita installazioni d’arte contemporanea che si integrano con grazia nel contesto.

I Cipressi di San Quirico

A pochi chilometri dal centro, lungo la Via Cassia in direzione nord-est, si incontra un luogo che è diventato simbolo non solo di San Quirico, ma dell’intera Toscana: i celebri cipressi che si ergono su una collinetta in località I Triboli, con un’eleganza semplice e solenne. Non sono nient’altro che alberi, è vero, ma disposti con tale armonia da sembrare opera di un artista.

E sono tra i paesaggi più fotografati d’Italia, su copertine di riviste, poster, souvenir. Chi vi arriva spesso si ferma in silenzio, a osservare, a lasciarsi incantare dalla loro immobilità. È un punto di riferimento visivo e poetico, che segna il confine tra la Val d’Orcia e la valle dell’Ombrone, e che regala agli occhi e al cuore una sensazione di raro equilibrio.

La Pieve dei Santi Quirico e Giulitta

Nel cuore del borgo antico spicca la maestosa Pieve dei Santi Quirico e Giulitta, nota anche come collegiata di San Quirico. Le sue origini risalgono al XII secolo, ma nel tempo la struttura è stata modificata e arricchita, fino a mostrare oggi un affascinante contrasto tra l’esterno romanico e l’interno barocco.

La facciata in pietra chiara è semplice e imponente, ma ciò che colpisce subito sono i tre portali, ognuno con un’eleganza diversa. Entrando, si scopre una navata unica a croce latina, decorata con dipinti e opere d’arte che raccontano secoli di fede e bellezza.

La Cappella della Madonna di Vitaleta

Panorama con la Cappella della Madonna di Vitaleta a San Quirico d'Orcia
iStock
La suggestiva Cappella della Madonna di Vitaleta

Poco fuori San Quirico, lungo la SP146 in direzione di Chianciano, una deviazione conduce a uno dei luoghi più immortalati della Val d’Orcia: la Cappella della Madonna di Vitaleta. Si raggiunge a piedi, percorrendo un breve tratto sterrato tra campi dorati e colline ondulate. All’improvviso, tra i cipressi, appare la minuscola chiesa solitaria, incastonata in un paesaggio che toglie il fiato.

La cappella, ristrutturata completamente nel 2021, è un gioiello rinascimentale immerso nel verde, e la sua semplicità è parte del suo fascino: pochi elementi, ma in perfetta armonia con l’ambiente tutt’intorno.

Come raggiungere il borgo toscano

San Quirico d’Orcia si raggiunge comodamente in auto. Da Firenze ci vogliono meno di due ore, passando per il raccordo Firenze-Siena e poi imboccando la SR2 in direzione sud. Chi parte da Roma può arrivare in circa due ore e un quarto: l’uscita consigliata è Chiusi-Chianciano Terme, lungo l’autostrada A1, per poi proseguire sulla SP146 fino al borgo.

Chi preferisce viaggiare in treno deve sapere che San Quirico non ha una stazione propria. Le più vicine sono Siena, a circa un’ora di macchina, e Chiusi, a quaranta minuti. Da lì, è possibile prendere un autobus per arrivare in paese.

Autore
SiViaggia.it

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