Multa da 150 euro per il pedaggio autostradale, ma lui l’ha pagato
- Postato il 9 settembre 2025
- Notizie
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Viaggiare oltre i confini nazionali con la propria auto è molto semplice, grazie a collegamenti autostradali sempre più completi, ma può diventare anche complicato, per via della burocrazia e delle difficoltà amministrative che possono nascere quando si percorrono strade di un altro Paese. Si tratta di un problema molto diffuso soprattutto tra Paesi che, dal punto di vista geografico, sono molto vicini. Un nuovo caso che conferma le difficoltà degli automobilisti che viaggiano all’estero è legato alla Slovenia e vede protagonista un 78enne di Sacile a cui è stato richiesto il pagamento di una multa di 150 euro nonostante l’uomo avesse versato regolarmente il pedaggio, acquistando la vignetta elettronica dopo aver oltrepassato la frontiera.
Il caso
La vicenda è stata raccontata da Il Gazzettino ed è davvero paradossale. Si tratta di un caso che mostra le possibili difficoltà di guidare in Slovenia. Tutto ha inizio con un viaggio oltre il confine sloveno di R.M. che, con la sua auto, ha oltrepassato il confine e, rispettando la normativa slovena, ha acquistato la Vignetta elettronica presso una stazione di servizio. Completato il viaggio, senza problemi, l’uomo ha fatto ritorno a casa. La vera sorpresa, però, è arrivata alcune settimane dopo con una comunicazione da parte di Dars, la società che gestisce le autostrade slovene. In questa comunicazione veniva richiesto all’uomo il pagamento di una multa di 150 euro. La motivazione era sorprendente: secondo Dars, infatti, l’uomo non avrebbe pagato il pedaggio di 16 euro richiesto per percorrere la tratta autostradale slovena.
Una missione impossibile
Tentare di far valere le proprie ragioni è stato impossibile. L’uomo, infatti, aveva a sua disposizione una prova chiara dell’avvenuto pagamento, avendo recuperato la ricevuta della transazione bancaria effettuata poco prima delle 8 per l’acquisto della Vignetta. Dars, però, non ha considerato valida questa prova. Per attestare l’avvenuto pagamento, infatti, l’unico documento accettato era lo scontrino rilasciato al momento dell’acquisto della Vignetta stessa. Dalla ricostruzione effettuata, però, sembrerebbe che tale documento, per prassi, viene trattenuto dal venditore e poi smaltito dopo una settimana.
In sostanza, l’acquirente (in questo caso, l’automobilista italiano a cui viene richiesto il pagamento della sanzione) non ha modo di conservare un documento da utilizzare come prova materiale per dimostrare di essere in regola. C’è un altro elemento che rende la vicenda ancora più incredibile. La multa, infatti, sarebbe stata emessa alle 8:05 ovvero pochi minuti dopo l’acquisto del permesso di transito. In sostanza, i tempi tecnici necessari per registrare l’avvenuto pagamento espongono gli automobilisti ad alcuni minuti di “pericolo”. Fino a quando il pedaggio non viene registrato, infatti, i sistemi potrebbero rilevare il transito di un’auto non in regola e far scattare la multa. Successivamente, l’automobilista (non avendo lo scontrino cartaceo) non ha alcun modo di dimostrare di aver effettuato il pagamento.
Il caso incredibile che ha visto protagonista l’automobilista italiano deve essere da esempio per tutti i viaggiatori che attraversano autostrade slovene. È fondamentale conservare le ricevute bancarie ma, soprattutto, è importante fotografare lo scontrino e richiedere al venditore una copia della documentazione che certifica l’avvenuto acquisto. In questo modo è possibile dimostrare di essere in regola con il pagamento del pedaggio.