Musetti brilla al Roland Garros: lezione a Rune e approda ai quarti di finale
- Postato il 2 giugno 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’ordine che supera la casualità. La capacità di saper fare la scelta giusta che ha la meglio sull’improvvisazione e l’istinto. Lorenzo Musetti brilla nella notte parigina del Roland Garros, superando Holger Rune (numero 10 del mondo) per 7-5 3-6 6-3 6-2 al termine di una partita spettacolare, in cui l’azzurro ha fatto risplendere tutta la propria maturità, il proprio status di top 10. Dopo essere stato respinto tante volte in passato, il carrarino conquista per la prima volta i quarti di finale a Parigi, i suoi secondi a livello Slam dopo quelli a Wimbledon nel 2024. E a sorridere è anche la classifica mondiale. L’azzurro infatti con questo risultato si porta virtualmente a ridosso della quinta posizione di Taylor Fritz. Nella Race invece il numero cinque è già realtà, a quota 2.200 punti, sopra Casper Ruud. Il prossimo ostacolo adesso si chiama Francis Tiafoe, da affrontare con i gradi di favorito. Il bilancio tra i due vede lo statunitense avanti per 3-2, ma l’unico precedente sulla terra rossa (Internazionali d’Italia 2023) è andata a Musetti.
Sulla carta era la partita più difficile fino all’eventuale semifinale contro Carlos Alcaraz. È stata una prova di forza mentale entusiasmante, per una lezione di tecnica ma soprattutto di tattica. Musetti l’ha impartito sul Philippe Chatrier all’alunno d’eccezione Rune, che ha sì mostrato nuovamente le sue immense potenzialità ma anche i tanti limiti che gli impediscono (per ora) di essere lassù, a fianco dei migliori del mondo, dove invece si sta avvicinando sempre di più proprio il carrarino. L’azzurro ha dipinto tennis per oltre tre ore, alternando giochi di prestigio a soluzioni tattiche sempre diverse. Il tutto racchiuso all’interno di una solidità che lo ha tenuto distante dalle trappole che il 22enne danese ha cercato di tendergli. Musetti ha così alzato decisamente il livello rispetto alle prime uscite, ha mandato un segnale chiaro a tutto il torneo. Non ci sono soltanto Jannik Sinner o Alcaraz; Alexander Zverev o Novak Djokovic. C’è anche lui per la vittoria finale.
Primo set – Primo game, break Musetti. Non poteva esserci partenza migliore per l’azzurro, che disegna il campo, approccia in maniera aggressiva, comanda gli scambi. Rune invece appare contratto, falloso, soprattutto con il diritto. Il carrarino conferma il vantaggio e poi si guadagna un’altra palla break subito dopo, sprecandola con un rovescio in rete. Un regalo che non concede invece il danese. Rune ristabilisce l’equilibrio alla prima chance approfittando di una leggerezza di Musetti a rete: 2-2. Il contro-break scuote il numero 10 della classifica, che inizia a farsi molto aggressivo: due colpi e subito a rete. Schema che vanifica una nuova palla break per l’azzurro sul 3-3, ma non sul 4-4. Il numero 8 della classifica torna avanti grazie a una grande difesa e al diritto di Rune, che prosegue nel suo andamento altalenante. Siamo sul 5-4, sarebbe il momento di chiudere il parziale, c’è anche un set-point a disposizione dell’azzurro, ma il danese non si dà per vinto e ottiene ancora il contro-break: 5-5. Rune però lascia scappare ancora una volta il carrarino con un turno di servizio in cui ha messo in fila un doppio fallo e un brutto errore di rovescio. Musetti ringrazia e guadagna un’altra possibilità per portarsi a casa il primo set. E questa volta non se la lascia sfuggire: primo robusta e diritto chirurgico: 7-5.
Secondo set – Rune prova a reagire mantenendo alta la pressione, con Musetti che cerca di arginare. Sul 2-1 l’azzurro risale da 0-30, ma sul 3-2 cede il servizio alla seconda chance del danese. Il suo back termina largo. Il vantaggio tranquillizza il danese, in una fase di grande fiducia, che inizia a colpire diritto e rovescio con grande scioltezza e sempre maggior potenza. Musetti fa il suo per rimanere in scia, ma senza avere margini per recuperare. Rune non ha difficoltà a rimettere in parità la sfida. Grandissimo secondo set del danese: 6-3.
Terzo set – Subito un calo di attenzione. È quello di Rune, che si ritrova a fronteggiare tre palle break consecutive, salva la prima, ma sulla seconda il suo diritto comodo termina in rete: break Musetti, 2-0. L’azzurro approfitta appieno del passaggio a vuoto del danese confermando il vantaggio nonostante qualche difficoltà. Dal 40-0 infatti il carrarino si fa rimontare fino al 40-40, ma qui stringe i denti e non concede palle break all’avversario. Musetti mantiene alta la solidità al servizio, giocando con grande intelligenza tattica senza cadere nelle trame di Rune. Un andamento che lo spinge fino al 5-3, 40-30. È set-point. Rune prova a difendersi come può, ma alla fine Musetti chiude con un elegante rovescio in contropiede: 6-3.
Quarto set – L’onda della conclusione del terzo set si trascina anche nel quarto parziale. Rune continua a giocare in maniera confusionaria, mentre Musetti ha le idee chiarissime. Primo gioco, due rovesci clamorosi, accelerazione di diritto in diagonale ed è break immediato: 1-0. Il danese sembra sempre più turbato, incapace di ritrovare quelle soluzioni che gli avevano portato in dote il secondo set. Completamente fuori dal match. E così arriva anche il doppio break per Musetti, ormai padrone del campo. Diritto malamente in corridoio del danese e 4-1. Il momento chiave che anticipa la prima di servizio esterna, appena sfiorata da Rune. Quella che vale i quarti di finale del Roland Garros: 6-2.
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