‘Ndrangheta, tre latitanti italiani arrestati a Ibiza

  • Postato il 20 agosto 2025
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‘Ndrangheta, tre latitanti italiani arrestati a Ibiza

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ROMA – I carabinieri del ROS, insieme al personale della Comisarìa General de Informacion Policia Nacional spagnola, a conclusione di un’articolata attività investigativa internazionale, hanno localizzato e catturato ad Ibiza tre latitanti italiani poiché colpiti da mandato di arresto europeo emesso dal Gip di Roma, per associazione di ‘ndrangheta finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento restrittivo è stato disposto nell’ambito dell’indagine del ROS denominata «Anemone» in cui, lo scorso 8 luglio, sono stati arrestati 24 indagati tra l’Italia e l’Albania. I latitanti italiani rintracciati e arrestati in Spagna, Marco Lenti (classe 1988 di Roma), Federico Mennuni (classe 1997 di Roma) e Alessio Di Pietro (classe 2001 di Roma), sono gravemente indiziati di essere elementi di spicco di un’organizzazione criminale di ‘ndrangheta dedita al narcotraffico, con base a Roma ed operante sul territorio nazionale ed estero, facente capo ad un 57 enne calabrese, arrestato lo scorso 8 luglio, già condannato poichè ritenuto elemento apicale della locale di ‘ndrangheta di Volpiano (Torino), promanazione criminale di quella di Platì (Reggio Calabria). Il predetto, trasferitosi a Roma agli inizi degli anni 2000, in virtù della gravità indiziaria, è emerso come abbia assunto il controllo dell’area di San Basilio, promuovendo la nascita di un’associazione composta, tra gli altri, anche dai tre figli, con legami stabili con una paritetica struttura criminale albanese, utilizzata per gli aspetti logistici (estrazione dei carichi dai porti spagnoli e olandesi nonché per il successivo trasporto) e per lo smercio del narcotico in altre zone della Capitale.

La cocaina veniva acquisita in Sud America ed importata, tramite container in alcuni porti della Spagna, Olanda e a quello di Gioia Tauro (Reggio Calabria), anche sfruttando l’interazione con altri broker calabresi, per poi giungere sul mercato romano dove veniva smerciata al dettaglio. A riprova della pericolosità dell’organizzazione veniva anche contestato dalla Procura di Roma un episodio di tortura nei confronti di uno spacciatore responsabile di non aver ottemperato al pagamento di un «debito di droga».

Uno dei soggetti tratti in arresto, bloccato nel tentativo di darsi alla fuga, era ricercato per un ulteriore provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria italiana per traffico di stupefacenti, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Le operazioni di ricerca e cattura, coordinate dalla Procura della Repubblica – DDA di Roma in collaborazione con EUROJUST, sono state condotte dai Carabinieri del ROS con la Polizia Nacional spagnola grazie anche al supporto, per gli aspetti inerenti la cooperazione internazionale, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) – progetto I CAN (Interpol cooperation against ‘ndrangheta).

Nel corso dell’attività sono state eseguite una serie di perquisizioni presso le unità abitative in uso agli arrestati, site ad Ibiza e Barcellona, che hanno consentito di rinvenire e sequestrare numerosi appunti manoscritti con la rendicontazione dell’attività di narcotraffico, documenti falsi utilizzati dai latitanti per celare la loro identità e denaro contante per un importo di circa 35.000, euro, nonché modiche quantità di cocaina.

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