Nel 2028 Manifesta arriva per la prima volta in Portogallo. La biennale d’arte itinerante sceglie Coimbra

Ogni due anni si rinnova lo spirito nomade di Manifesta, che nel 2024 ha raggiunto la Catalogna per la sua quindicesima edizione – coinvolgendo dodici Comuni del territorio circostante Barcellona – e nel 2026 arriverà nella regione tedesca della Ruhr, storica aree produttiva dell’Europa continentale, nota per le sue acciaierie, che un riuscito e ambizioso piano di archeologia industriale e recupero paesaggistico ha indirizzato verso un futuro votato alla cultura e al turismo.

Manifesta. Le origini e l’edizione 2026 nella Ruhr

La biennale d’arte contemporanea itinerante è nata nel 1996 su iniziativa di Hedwig Fijen, e si è distinta sin dall’inizio per la volontà di riflettere sui fenomeni sociopolitici del mondo contemporaneo, leggendo le fratture politiche, sociali e culturali dell’Europa. Dunque nelle edizioni passate Manifesta ha coinvolto città come Lubiana, Francoforte, Marsiglia, Palermo, Pristina in Kosovo. E la scelta della Ruhr, dove l’evento si terrà dal 21 giugno al 4 ottobre 2026, è legata proprio alle potenzialità trasformative delle regione, con l’obiettivo di interrogarsi sulle reali opportunità – e sulle sfide – fornite dalla riconversione urbana nelle sue forme più innovative. In particolare, Manifesta 16 si concentrerà sul progetto This is not a church, prendendo in considerazione l’architettura religiosa tedesca: in Germania, da tempo, molte chiese dismesse sono oggetto di una rifunzionalizzazione a spazi civico-culturali.

Università di Coimbra, Paço das Escolas
Università di Coimbra, Paço das Escolas

Manifesta per la prima volta in Portogallo

Intanto, è già tempo di annunciare la destinazione del 2028, quando, per la prima volta, Manifesta arriverà in Portogallo. Accantonata l’idea di raggiungere l’Ucraina in segno di solidarietà – l’ipotesi avanzata nel 2022 si è scontrata, evidentemente, con la precarietà delle sorti di un Paese ancora travolto dal conflitto con la Russia – la diciassettesima edizione della biennale d’arte avrà come fulcro la città di Coimbra, con la collaborazione della municipalità, dell’Università cittadina, del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo portoghesi.

Manifesta 17 a Coimbra

Manifesta ha accolto l’invito della Biennale d’Arte Contemporanea Anozero, organizzata da CAPC, che collaborerà all’organizzazione dell’evento. “Sarà un momento di vera trasformazione per la città e per la regione, che permetterà a Coimbra di affermarsi come centro di creazione contemporanea, pensiero critico e dialogo europeo” sottolinea il sindaco José Manuel SilvaA Coimbra, Manifesta avrà in Rua da Sofia uno dei suoi snodi centrali”.

Berio Molina, Dislocacion, Anozero 2022. Photo Jorge das Neves
Berio Molina, Dislocacion, Anozero 2022. Photo Jorge das Neves

Coimbra e l’arte contemporanea: un’edizione partecipata

Capoluogo della regione centrale del Portogallo e riconosciuta e tutelata come patrimonio Unesco, Coimbra è sede di un’antichissima università, fondata alla fine del Duecento, e conserva un ricco patrimonio architettonico medievale. Ma dalla seconda metà del Novecento ha investito anche sulla valorizzazione dell’arte contemporanea, principalmente tramite il Círculo de Artes Plásticas de Coimbra, fondato nel 1958.
E dell’incontro con CAPC si dice particolarmente soddisfatto Hedwig Fijen: “Manifesta entra in una nuova fase di collaborazione interculturale nel panorama artistico e architettonico europeo grazie alla partnership con la biennale Anozero, guidata da Carlos Antunes e Désirée Pedro. Accogliamo con entusiasmo la loro visione e crediamo che tali pratiche collaborative tra istituzioni, comunità, collettivi e artisti non siano solo essenziali, ma possano rappresentare il futuro del mondo dell’arte”.
Soddisfazione per l’approdo in Portogallo della manifestazione arriva anche dal Ministero della Cultura, che coglie, innanzitutto “il comprovato ritorno economico e il forte potenziale turistico” di Manifesta: “Portare Manifesta a Coimbra è un’opportunità strategica che riflette l’impegno del Governo per la cultura nelle sue diverse dimensioni e in tutto il territorio. Di particolare rilievo è la capacità di rigenerazione urbana con impatto duraturo di Manifesta”, evidenzia il ministro Margarida Balseiro Lopes.

Livia Montagnoli

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Autore
Artribune

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