Nel deserto del Sinai riemerge un’imponente fortezza faraonica, sulle tracce del Nuovo Regno

  • Postato il 15 ottobre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Un’importante scoperta riscrive la storia: un gruppo di archeologi ha riportato alla luce una fortezza del Nuovo Regno, la più grande di sempre. Nei pressi di Sheikh Zuweid è stato individuato a Tell El-Kharouba l’importante ritrovamento.

Siamo non molto distanti da dove giace l’antica via di Horus, la rotta conosciuta per collegare l’Egitto alla Siria e alla Mesopotamia. L’autostrada nel deserto è stata percorsa da eserciti, re e carovane e oggi torna a far parlare di sé con un nuovo tassello.

Scoperta la grande fortezza di Tell El-Kharouba

Il Ministero Egiziano del Turismo e delle Antichità ha rivelato che la fortezza scoperta risale al Nuovo Regno, tra il 1550 e il 1070 a.C., uno dei periodi d’oro dell’antico Egitto, quando i faraoni facevano sentire il loro potere fino al Levante. E indovinate un po’? A Tell El-Kharouba è riemerso un forte gigante di oltre 8.000 metri quadrati. Una vera e propria fortezza da record, tra le più imponenti mai trovate ai confini dell’Egitto.

Quanto è straordinaria la scoperta? La fortezza supera di tre volte la grandezza di quella trovata nello stesso luogo negli anni ’80. Basti pensare che il muro meridionale rinvenuto misura 105 metri di lunghezza e 2,5 metri di spessore. Sono presenti ben 11 torri e un ingresso di 2,2 metri. Una vera e propria macchina da guerra studiata per resistere agli assalti e a chiunque osasse sfidarla.

All’interno, gli studiosi hanno ritrovato un muro di 75 metri: il suo scopo era quello di dividere la struttura in due sezioni, una operativa e una residenziale. Grazie agli scavi sono poi emersi ambienti destinati ai soldati: a testimoniarlo sono i resti di forni per il pane, vasi di stoccaggio e tracce di impasto pietrificato.

Il colpo di scena è arrivato quando scavando una delle torri è stata trovata una deposizione di fondazione della XVIII dinastia. Il vaso inciso con cartiglio di Thutmose I richiama il periodo di massima espansione dell’Egitto sotto la guida del faraone guerriero. Un dettaglio preziosissimo per le pagine di storia, che conferma la funzione strategica di questa fortezza nel periodo di grande ambizione militare.

L’importanza della scoperta

Gli studi iniziali hanno mostrato le diverse fasi di ampliamento e restauro della fortezza che è cambiata nel tempo. Il portale a sud è stato modificato più volte, riflettendo le esigenze militari che mutavano nel tempo. Gli esperti svelano che proprio queste ricostruzioni hanno raccontato molto delle politiche difensive dell’antico Egitto.

Il team di professionisti ha spiegato che Tell El-Kharouba apparteneva a una rete di fortificazioni estesa lungo tutto il Nord del Sinai, affiancandosi a siti quali Tell Habwa, Tower Hill e White Hill. Insieme formavano una vera e propria catena di controllo, una sorta di “muraglia del deserto” per monitorare i movimenti che provenivano da oriente e proteggere così le rotte commerciali.

Gli archeologi prevedono di proseguire gli scavi per portare alla luce le sezioni ancora sepolte della fortezza e, soprattutto, per esplorare un porto militare vicino che, secondo le prime ipotesi, riforniva la fortezza con uomini, armi e provviste contribuendo alla grandezza dell’impero.

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SiViaggia.it

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