Nel Golfo di Napoli emerge una nuova scogliera corallina: scoperta straordinaria
- Postato il 11 ottobre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Sono tanti i tesori che il Golfo di Napoli custodisce gelosamente, dalle sue coste meravigliose fino al mare più profondo. Proprio lì, a 500 metri di profondità, è stato svelato un paesaggio sommerso spettacolare e finora sconosciuto: una scogliera corallina estesa e antica mai vista prima.
Una scoperta straordinaria, che svela un ecosistema unico che rivoluziona la mappa della biodiversità del Mediterraneo.
La scoperta unica nelle acque del Golfo di Napoli
A 500 metri dalla superficie del mare, al centro del Canyon Dohrn del Golfo di Napoli, i ricercatori a bordo della nave del Consiglio Nazionale delle Ricerche Gaia Blu, hanno scoperto una scogliera corallina finora sconosciuta.
La spedizione scientifica si chiama “Demetra”, coordinata dell’Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) con il coinvolgimento di personale scientifico afferente alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università Politecnica delle Marche, e l’Università Federico II di Napoli.

A bordo di un veicolo sottomarino a controllo remoto (ROV), sono state eseguite esplorazioni che hanno rivelato la presenza di imponenti strutture, larghe oltre due metri e distribuite lungo una parete verticale di più di 80 metri: si tratta di coralli duri di profondità, comunemente denominati “coralli bianchi” per l’assenza di colore, afferenti alle specie Desmophyllum pertusum e Madrepora oculata.
Non solo: oltre ai coralli bianchi, la scogliera ospita una comunità unica per ricchezza e biodiversità. Dai coralli neri ai coralli solitari, dalle spugne alle altre specie di grande importanza ecologica, questo tesoro naturale sommerso ha un fascino incredibile. Le pareti del canyon conservano anche tracce fossili di ostriche e coralli antichi, vere e proprie testimonianze geologiche di un passato remoto.
Perché è una scoperta unica e inaspettata
“È un ritrovamento eccezionale per i mari italiani – ha spiegato Giorgio Castellan, capo missione della campagna e ricercatore del Cnr-Ismar di Bologna -: biocostruzioni di questa specie di tale entità non erano mai state osservate nel Canyon Dohrn e raramente altrove nel nostro Mediterraneo”.
La scoperta di questa scogliera corallina rappresenta “un tassello fondamentale per comprendere il ruolo ecologico degli habitat a coralli profondi e la loro distribuzione, soprattutto nell’ottica di azioni di tutela e restauro”, ha aggiunto il ricercatore.
“L’esplorazione di questa porzione fino ad oggi sconosciuta del Canyon Dohrn ci restituisce l’immagine di un ecosistema marino profondo di straordinario interesse scientifico e valore naturalistico. Le biocostruzioni a coralli bianchi qui rinvenute […] testimoniano l’unicità strutturale delle comunità marine che caratterizzano questo sistema”, ha chiarito Frine Cardone, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Una speranza per il futuro
“La scoperta rafforza il valore dei progetti in questo canyon e nel Golfo di Napoli, e ci offre nuove opportunità per restituire vitalità a un patrimonio fragile e straordinario”, ha sottolineato Federica Foglini del Cnr-Ismar.
Il Canyon Dohrn del Golfo di Napoli è uno dei siti pilota di due importanti progetti europei: il Life Dream, coordinato da Federica Foglini del Cnr-Ismar, e REDRESS, coordinato dal Professor Roberto Danovaro dell’Università Politecnica delle Marche. Entrambi i progetti si impegnano per restaurare attivamente gli ecosistemi marini profondi danneggiati dall’uomo.
Nell’ambito di Life Dream, in particolare, la scogliera corallina rinvenuta è stata proposta come nuova area protetta della rete europea Natura 2000. Un riconoscimento che sottolinea la sua rilevanza per la conservazione della biodiversità marina del Mediterraneo e che sancisce un passo in avanti cruciale verso la protezione futura di questo inestimabile e inatteso tesoro sommerso, che si aggiunge alle altre meraviglie marine e costiere del Golfo di Napoli.