Netanyahu ordina i raid a Gaza, 65 morti. Il ministro Ben Gvir: “È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte”. Trump: “La tregua non è a rischio”.

  • Postato il 29 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Il fragile cessate il fuoco in vigore a Gaza dal 10 ottobre sembra sull’orlo della rottura dopo la controversa consegna, da parte di Hamas, dei resti di un ostaggio già rimpatriato due anni fa. La vicenda di Ofir Tzarfati, il cui corpo la famiglia ha dovuto “riaprire per la terza volta”, ha indignato Israele, che ha denunciato una macabra “messa in scena”. Dopo una riunione d’emergenza, ieri l’ufficio di Benyamin Netanyahu ha annunciato che “a seguito di consultazioni sulla sicurezza, il Primo Ministro ha ordinato all’esercito di effettuare immediatamente potenti attacchi nella Striscia di Gaza”. Le Forze di difesa israeliane hanno poi riferito che un riservista è stato ucciso a Rafah in “un attacco condotto da terroristi palestinesi”.

In risposta, i caccia israeliani hanno colpito varie aree della Striscia, anche vicino all’ospedale di Gaza City, causando decine di vittime. La Protezione civile palestinese parla di “una chiara e flagrante violazione dell’accordo di cessate il fuoco” e di almeno 50 morti e 200 feriti. Fonti mediche parlano di almeno 65 morti.

Trump: “Il cessate il fuoco non è a rischio”

Dal fronte politico israeliano sono arrivate pressioni per un’azione anche più dura. “È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte”, ha dichiarato il ministro Itamar Ben Gvir. “Dobbiamo distruggerlo completamente. Signor Primo Ministro, basta con le esitazioni: dia l’ordine.” Anche Bezalel Smotrich ha accusato Hamas di “deridere i cittadini israeliani”. Hamas, da parte sua, ha sospeso la consegna di un altro corpo, accusando Israele di aver violato “per primo” la tregua.

Dall’Air Force One, intanto, Donald Trump ha ribadito che “nulla metterà a repentaglio il cessate il fuoco”, ma ha aggiunto: “Hanno ucciso un soldato israeliano. Quindi gli israeliani hanno reagito. E dovevano reagire.”

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Blitz

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