“No inceneritore in Valbormida”: il comitato presente al Consiglio comunale di Cairo
- Postato il 28 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Cairo Montenotte. Un’altra iniziativa del Comitato “No Inceneritore”, questa volta a Cairo in occasione della seduta del Consiglio comunale prevista per domani, 29 luglio, alle ore 17. Dopo l’assemblea partecipata che si è svolta a Cosseria la settimana scorsa il coordinamento delle associazioni che porta avanti la battaglia contro il possibile insediamento in Valbormida prosegue la sua azione informativa.
“Basta speculazioni sul nostro territorio, a cui servono seri progetti di rilancio – scrivono dal comitato – In Valbormida la raccolta differenziata dei rifiuti è al 75 per cento, a Genova è ferma al 50 per cento. L’inceneritore brucerebbe 300 mila tonnellate all’anno di rifiuti, ovvero quelli di tutta la Liguria”.
Sempre nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra i sindaci valbormidesi e il coordinamento del No, con la proposta, rifiutata da quest’ultimo, che reclama una posizione univoca e contraria da parte di tutti i Consigli comunali, di partecipare ad un tavolo tecnico tra le istituzioni. Del gruppo fanno parte: Pantere Grigie, WWF Savona, Italia Nostra Sv, Cub, Medicina Democratica Sv, Com. NoNonCiSto!, Pva, Comitato CulturalAmbiente, Anteas, Comitato sanitario locale Valbormida, Comitato Bric Surite Altare, Associazione per la Rinascita della Valle Bormida, La Prima Langa, Parco culturale Alta Langa, Pro Natura Alessandria.
E a proposito di questo, durante la seduta del parlamentino cairese di domani, verrà consegnata la risposta scritta all’interrogazione dei consiglieri Fulvio Briano, Renzo Berretta e Alberto Poggio, avente ad oggetto: “Informazioni in merito alle risultanze del tavolo di lavoro per le ipotesi di collocazione del nuovo inceneritore dei rifiuti per la Regione Liguria e in merito ai dati in possesso del Comune di Cairo ai fini di una valutazione sulla collocazione dell’impianto”.
Anche il MoVimento 5 Stelle ribadisce la propria totale contrarietà alla realizzazione di un inceneritore in Val Bormida. “Una posizione netta, espressa nei giorni scorsi a Cosseria dall’assemblea pubblica organizzata dal Coordinamento Valbormida Ligure e Piemontese No Inceneritore, alla quale ho partecipato come coordinatrice provinciale del M5S Savona. Un incontro con oltre 150 cittadini, attivisti, rappresentanti di associazioni e comitati locali. Particolarmente significativo il collegamento con i rappresentanti del movimento “No Inceneritore” di Santa Palomba (Roma), a conferma della dimensione nazionale della mobilitazione contro questi impianti ormai superati, dannosi e inutili”, dichiara Stefania Scarone.
“Il nostro NO è senza se e senza ma, senza alibi tecnici o promesse compensative. Non accetteremo l’ennesima servitù ambientale su un territorio già provato da decenni di inquinamento. E non accetteremo lo spostamento del problema altrove: il principio di prossimità e giustizia ambientale vale per tutti – prosegue – Ricordiamo che la Val Bormida produce appena l’1% dei rifiuti che si vorrebbero bruciare, mentre il 70-80% arriverebbe dal comprensorio genovese. È inaccettabile che territori virtuosi, che hanno investito nella differenziata, vengano penalizzati per colpe altrui. Il M5S continuerà a stare al fianco dei cittadini, dentro e fuori le istituzioni, per promuovere una gestione dei rifiuti fondata su prevenzione, riuso, riciclo e impianti a basso impatto. L’inceneritore è un modello vecchio, costoso, inquinante e incompatibile con ogni idea di futuro sostenibile. La Val Bormida non si tocca”, conclude Scarone.
“La Val Bormida ha già dato: non è accettabile sacrificarla all’ennesima servitù. Come M5S sosterremo i comitati e le associazioni di cittadini che giustamente difendono la loro terra, avendo peraltro dimostrato di essere virtuosi”, aggiunge il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano.