Non c’è posto per i no vax al Ministero della Salute, Gasparri plaude, Schillaci: basta coop e gettonisti
- Postato il 17 agosto 2025
- Salute
- Di Blitz
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Non c’è posto per i non vax al Ministero della Salute: il ministro Orazio Schillaci ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag). che era stato al centro delle polemiche per le posizioni di due suoi membri in merito alle vaccinazioni.
La decisione del ministro ha trovato l’approvazione di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia: “Giudico positiva la decisione del ministro Schillaci di revocare la nomina del comitato che si deve occupare di vaccini. Come avevo, senza clamore ma con chiarezza, osservato nei giorni scorsi avevano ragione quanti criticavano l’inserimento in questo comitato di noti esponenti No vax, che erano stati inopportunamente chiamati a far parte di un organismo che non può lasciare spazio a suggestioni anti-scientifiche.
“Anche l’ordine dei medici aveva criticato il mancato coinvolgimento nelle procedure di designazione. Ben venga questa decisione di Schillaci, che ha saputo ascoltare le valutazioni critiche. Sarebbe stato meglio non chiamare a far parte dell’organismo persone non adeguate a questa funzione. Ora attendiamo le verifiche e le decisioni successive. La salute va tutelata basandosi sulla scienza. Tesi che purtroppo hanno trovato qualche spazio nel passato vanno archiviate. A beneficio di tutti i cittadini”.
Dimissioni contro i no vax

La polemica era stata innescata dalla dirigente del dipartimento prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo, che aveva rifiutato la nomina nel Nitag per la presenza di due medici conosciuti per le loro posizioni no-vax, il veronese Paolo Bellavite e il pediatra toscano Eugenio Serravalle.
Dopo la firma della revoca di tutti i membri del Nitag, il ministero della Salute ha diffuso una nota, in cui si afferma che “si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati”.
Il ministro rileva che “la tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”.
Concorda l’Ordine dei medici:
“Accogliamo con estremo favore l’iniziativa del ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha firmato il decreto per azzerare la composizione del Nitag. Da medici condividiamo, senza se e senza ma, la sua affermazione: la salute va difesa con rigore scientifico”, ha dichiarato il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli.
Lo stesso Schillaci era stato al centro della cronaca per una polemica intervista al Messaggero rilanciata dall’Ansa. Tema: “nei pronto soccorso basta coop e gettonisti.
L’Ansa rilancia una intervista al Messaggero del ministro che promette: “Troveremo fondi per assumere medici e infermieri. Sarà importante avere delle risorse in Finanziaria per assumere medici e infermieri”.
Orazio Schillacci incontrerà il suo collega dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per parlargli di questa necessità.
“Non ho ancora le cifre, ma ho ben in mente un piano che vada a sostenere un numero sufficiente di assunzioni e a incentivare quelle specializzazioni che oggi sono meno scelte dai giovani medici”, prosegue.
Ci sono molte preoccupazioni per ciò che succederà nei pronto soccorso nelle prossime settimane, visto che andranno a scadere i contratti con le cooperative che forniscono i cosiddetti medici gettonisti.
“Con un emendamento al disegno di legge sulle prestazioni sanitarie si permette alle Asl di assumere direttamente medici con contratti flessibili – spiega il ministro -. Direttamente, non attraverso cooperative. È il pubblico che assume, non l’intermediario privato che ci guadagna sopra. La differenza è sostanziale: un medico assunto direttamente dall’ospedale conosce i protocolli, i colleghi, i percorsi. Un gettonista che arriva per 12 ore da una cooperativa è un estraneo in reparto”.
Secondo Schillaci “prima regnava il far west. Medici che non avevano mai visto un’emergenza facevano turni in pronto soccorso – evidenzia -. Ora chiediamo competenza verificata e continuità assistenziale”.
Il disegno di legge delega sulle professioni sanitarie prevede lo scudo penale per i medici. Era all’ordine del giorno del consiglio dei ministri ed è slittato. “È stato solo un rinvio tecnico per un approfondimento. Ho letto ricostruzioni giornalistiche davvero curiose. Sono certo che a fine agosto o inizio di settembre possa essere approvato – chiarisce -. Teniamo conto che non c’è solo la parte dello scudo penale, ma anche un modo diverso e più moderno di guardare alle professioni sanitarie”.
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