“Non mi aspettavo che la Rai fosse così sprovveduta. De Martino erede di Baudo o Arbore è un’esagerazione? Molto”: parla Gerry Scotti

  • Postato il 31 agosto 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Chi guarda la televisione d’estate mai avrebbe potuto sognare una programmazione così ricca di colpi di scena. Perché se con la bella stagione i palinsesti languono, così non è stato per Mediaset che ha piazzato Sarabanda con Enrico Papi e La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti prima e dopo il Tg5. E qui viene il bello (o il brutto, a seconda di chi legge i dati auditel), perché il programma di Scotti ha travolto l’ammiraglia Rai con una media di quasi quattro milioni di telespettatori (3.920.929) e una media di share del 26.19 per cento. Una faccenda che ha coinvolto gli stessi telegiornali, con il Tg5 vincente sul Tg1.

Con la messa in onda di Affari Tuoi al posto di Techetechete tutto cambierà, probabilmente. Ma intanto Gerry Scotti al Messaggero dice che “sono numeri di altri tempi, a conferma del fatto che bisognava provarci: per anni si è praticamente rinunciato a produrre programmi dando per scontato che da maggio a fine settembre a casa non ci fosse nessuno. Canale 5 stavolta ha creduto che ci fossero i presupposti per far bene ed eccoci qui: sta andando benissimo”. E quando gli viene chiesto se si aspettasse “una Rai così sprovveduta”, risponde: “Sinceramente, no. Anche se la Rai da tempo fa una politica di controprogrammazione più da tv commerciale che da servizio pubblico, adottando trucchetti e furbizie che si fanno per arrotondare i numeri e dire che le cose vanno bene. Io mi sono fatto questa idea: in Rai contavano un po’ troppo sulla forza di Techetechetè, che a me piace molto, per carità”. E ancora: “(…) secondo me in Rai certi dirigenti nelle loro riunioni devono aver detto: ‘La ruota della fortuna è un vecchio format, controprogrammiamo con la nostra bella tv di una volta e sarà una lotta alla pari’. Non hanno calcolato il vecchio zio Gerry, però“.

E a proposito di Stefano De Martino che sarà il suo diretto concorrente, non ha dubbi, soprattutto rispetto al considerarlo l’erede di tanti nomi enormi, da Arbore a Baudo: “Sì (mi sembra esagerato, ndr). Molto. Lui stesso prende le distanze da questi paragoni decisamente inappropriati. Poco fa, il 7 agosto, mi ha scritto messaggi affettuosi per il mio compleanno e per Ferragosto. Prima mi ha fatto i complimenti per la Ruota, poi ha aggiunto: ‘Adesso non esagerare perché poi torno… Ciao maestro’. La frase che gli dico ora è questa: ‘Sei bravo, bello e giovane, però non esagerare perché da questa parte c’è il vecchio zio Gerry che merita rispetto'”.

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Il Fatto Quotidiano

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