Non solo Google e Meta: come fare pubblicità online in modo intelligente nel 2025
- Postato il 28 luglio 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Per anni, promuoversi online ha significato una cosa sola: investire in Google e Meta (Facebook e Instagram). Queste piattaforme hanno dominato il mercato della pubblicità digitale, diventando tappe obbligate per chiunque volesse far conoscere la propria attività. Ma oggi le cose stanno cambiando. Accanto ai colossi, stanno emergendo alternative più flessibili e accessibili, capaci di dare maggiore autonomia anche a chi ha budget limitati o poca esperienza nel settore.
Una di queste alternative son le DSP, acronimo di Demand Side Platform. Si tratta di strumenti che consentono di gestire in modo diretto le proprie campagne pubblicitarie su siti web, app, video e altri spazi digitali, senza dover passare dagli intermediari tradizionali. In altre parole, permettono anche a piccole e medie imprese di giocare una partita che, fino a pochi anni fa, sembrava riservata ai grandi brand.
Pubblicità programmatica
Per capire come funzionano le DSP, bisogna prima introdurre il concetto di pubblicità programmatica. Con questo termine si indica l’acquisto automatizzato di spazi pubblicitari online, gestito tramite piattaforme che mettono in comunicazione chi vende gli spazi (editori, siti web) e chi li compra (aziende inserzioniste). A differenza della pubblicità “classica”, dove la negoziazione avviene manualmente tra le parti, la programmatic consente di acquistare impressioni pubblicitarie in tempo reale, scegliendo il pubblico giusto per ogni messaggio.
Le DSP sono, di fatto, il punto di accesso per chi vuole comprare questi spazi. Attraverso una DSP, è possibile definire il proprio target, stabilire il budget, caricare i creativi e lanciare la campagna, il tutto con un alto grado di personalizzazione e controllo.
Soluzioni su misura anche per PMI e freelance
Fino a qualche anno fa, la pubblicità programmatica era considerata una tecnologia complessa, adatta solo a grandi agenzie e multinazionali. Ma oggi questo scenario è cambiato. Esistono piattaforme che permettono anche a PMI e freelance di creare campagne di display advertising come la DSP di ad:personam ad esempio, una soluzione disponibile per il mercato italiano che semplifica l’accesso alla pubblicità programmatica offrendo pieno controllo su budget, targeting e risultati, il tutto senza passare da Google o Meta. Ciò permette ad ogni azienda, grande o piccola, di rendersi visibile al proprio target di riferimento.
Queste soluzioni stanno crescendo proprio perché rispondono a un’esigenza concreta: avere uno strumento semplice, diretto e trasparente per fare pubblicità online. Non serve essere esperti di digital marketing o avere grandi risorse economiche. Le DSP di nuova generazione sono progettate per guidare l’utente passo dopo passo, offrendo dashboard intuitive, report dettagliati e opzioni di targeting precise, senza complicazioni.
I vantaggi
Ma cosa spinge sempre più aziende e professionisti a guardare oltre Meta e Google, scegliendo piattaforme alternative per le proprie campagne pubblicitarie? Le ragioni sono molte, ma ce ne sono alcune che stanno facendo davvero la differenza. La prima è la semplicità: le DSP di ultima generazione sono state progettate proprio per essere intuitive e accessibili, anche per chi non ha mai gestito una campagna online. Interfacce chiare, procedure semplificate e percorsi guidati permettono a chiunque di impostare una strategia efficace senza dover diventare un esperto del settore.
C’è poi il tema dell’autonomia. Affidarsi a strumenti che eliminano gli intermediari significa poter controllare ogni aspetto della propria campagna, dalla scelta del target alla gestione del budget, fino al monitoraggio dei risultati. Chi investe ha così la possibilità di intervenire direttamente, ottimizzando le risorse in base all’andamento in tempo reale.
Infine, un aspetto tutt’altro che secondario è il rapporto qualità/prezzo. Le DSP offrono spesso condizioni più vantaggiose rispetto ai colossi del web: non solo per i costi di ingresso più contenuti, ma anche per l’efficienza con cui permettono di raggiungere il pubblico giusto, evitando sprechi e massimizzando il ritorno sull’investimento. In pratica, ogni euro speso lavora meglio.
Un modo più “smart” di fare pubblicità digitale
Il display advertising non è morto. Anzi, rimane uno strumento fondamentale per chi vuole aumentare visibilità e notorietà online. La vera differenza, oggi, sta nel come si sceglie di usarlo. Affidarsi ai soliti colossi non è più l’unica strada possibile, soprattutto per chi cerca soluzioni su misura, in linea con le proprie risorse e competenze.
Scegliere piattaforme alternative come le DSP permette di fare pubblicità in modo più intelligente: con maggiore controllo, maggiore trasparenza e, spesso, con risultati migliori rispetto ai percorsi tradizionali. È un cambio di paradigma che mette davvero l’utente al centro, rendendo il digital advertising accessibile a tutti, non solo ai big player.
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