“Non sono un veterinario e alcuni animali sono morti per mia negligenza. Ho mentito anche sul cancro, non ce l’ho. Era tutta una messa in scena”: la confessione choc di Frank Cuesta
- Postato il 13 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Ha costruito decenni di carriera sull’attivismo per i diritti degli animali. Ma Frank Cuesta, ora residente in Thailandia, dopo anni dall’inizio del programma Frank de la Jungla, uno dei più popolari della televisione spagnola, vede oggi la sua immagine crollare definitivamente. Solo pochi giorni fa, Cuesta è finito sotto i riflettori per alcune registrazioni filtrate dall’ex collaboratore Chi, in cui ammetteva di aver avvelenato animali. Dopo aver annunciato che non avrebbe commentato fino alla conclusione del processo, ha invece scelto di rompere il silenzio con un video shock.
Tra lunedì 12 e martedì 13 maggio, con voce ferma ma visibilmente scossa, ha ammesso bugie e comportamenti che per anni ha tenuto nascosti al pubblico. “Sono stato un personaggio. E a poco a poco, la cosa mi è sfuggita di mano a causa di un serio problema di mitomania ed ego”, dice nel primo minuto del video.
Le scuse di Frank Cuesta all’ex collaboratore Chi – Il video dura poco più di due minuti. Cuesta legge un testo, senza interruzioni: “È un video molto difficile da realizzare. Devo ammettere che alcune delle cose che vi state chiedendo sono chiare. Leggerò solo il testo e questo è tutto”. Da quel momento, confessa tutto. “Non sono né un veterinario né un erpetologo. Ho delle conoscenze non proprio basilari sugli animali, ma non sono nemmeno conoscenze professionali”. E sul suo rifugio in Thailandia aggiunge: “Tutti gli animali che tengo al santuario sono stati acquistati; potremmo definirlo più una fattoria che un santuario”.
La parte più dura arriva quando parla delle condizioni degli animali. Cuesta non solo ammette di non averli mai salvati, ma si assume anche la responsabilità di alcune morti: “Non ho mai salvato animali e tutto questo faceva parte di uno spettacolo che, col tempo, è sfuggito di mano. Gli animali che sono morti al santuario, la maggior parte a causa della mia negligenza. Ma la situazione sta migliorando da un po’ di tempo e cerco di imparare di più e migliorare ogni giorno”.
Le sue parole confermano diverse inchieste, tra cui quelle de “La Otra Crónica“, che aveva ottenuto accesso a documenti e registrazioni compromettenti. Tra queste, una conversazione audio con un trafficante locale di animali in Thailandia. Cuesta parlava di acquisti futuri, escludendo però animali troppo costosi: “Vai al Safari World e mandami delle foto, perché potrei comprare qualcosa da loro. Ma non giraffe. Non voglio giraffe, sono troppo costose. Voglio qualcosa di più piccolo. Digli di mandarmi animali economici. Con tre zampe, senza testa… Nemmeno anatre, quelle le mangio”.
L’arresto in Thailandia e le bugie sul cancro – Il video tocca anche il nodo dell’arresto il 27 febbraio 2025. In passato, Cuesta aveva attribuito la responsabilità a persone vicine a lui, compresa l’ex moglie Yuyee. Ora cambia versione: “Per quanto riguarda il mio arresto, nessuna delle persone nominate ha nulla a che fare con esso. Avevo alcuni animali senza documenti all’epoca, ed è stata la denuncia anonima di un cittadino thailandese ad allertare le autorità. Infine, mi assumo la responsabilità di aver ingannato tutti e mi scuso pubblicamente per aver sfruttato così tante persone”. Una fonte locale ha confermato: “La denuncia non è arrivata dalla sua cerchia. È stata presentata da un thailandese che si è imbattuto per caso in uno dei suoi video su Facebook e ha chiesto alle autorità se fosse legale”. Infine, Cuesta affronta il tema della sua salute. “Non ho il cancro. Sono anni che mi sottopongo a un trattamento per la mielodisplasia, ma non ho il cancro, ho mentito su quello”, chiarisce.
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