“Non voglio essere una donna, voglio essere una leggenda”: il mito della Marchesa Casati rivive a Capri con la prima mostra permanente e il festival “Il Salotto della Sfinge”

  • Postato il 19 agosto 2025
  • Cultura
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un ghepardo al guinzaglio, serpenti portati come gioielli, feste sontuose in palazzi veneziani e sedute spiritiche nella penombra di Capri. La vita della Marchesa Luisa Casati Stampa (1881-1959) è stata un’opera d’arte totale, una ribellione alle convenzioni borghesi e un’affermazione di libertà assoluta. Oggi, quel mito torna a risplendere in uno dei luoghi che più ha amato: Villa San Michele ad Anacapri, che lei affittò da Axel Munthe per un decennio negli anni Venti, e che ora le dedica la prima mostra permanente al mondo, la “Marchesa Casati Installation”.

L’inaugurazione della mostra, giovedì 21 agosto alle 19, aprirà la settima edizione della rassegna “Il Salotto della Sfinge”, e ne definirà il tema: gli “Anni ’20”. Curata dagli artisti svedesi Nils Harning e Anna Bergman Jurell, l’esposizione affronta una sfida complessa: raccontare un’icona che ha sperperato un’immensa fortuna in arte e bellezza senza lasciare quasi nulla di suo. L’unico oggetto autentico rimasto a Villa San Michele è la sua scrivania.

Per questo, la mostra è un’ “installazione“, una rievocazione della sua presenza. Ci saranno i suoi celebri ritratti (da Boldini a Man Ray) stampati su vetro, nove manichini in ceramica che riproducono i suoi costumi più iconici, e i facsimili delle lettere infuocate scambiate con il suo amante, Gabriele D’Annunzio. E poi un’installazione video che, grazie all’artista Sara Lupoli, ne ricrea la figura spettrale. “Luisa Casati fa parte di un mondo femminile che merita attenzione e riflessione”, ha sottolineato la soprintendente della Fondazione Axel Munthe, Kristina Kappelin. “Oggi sarebbe probabilmente considerata una performance artist, come Marina Abramović; all’epoca, però, non veniva riconosciuta per le sue capacità creative. Puntando i riflettori su di lei, si illumina anche un periodo in cui Capri era una calamita per artisti che qui vivevano in piena libertà”.

Il festival, che si terrà fino a sabato 23 agosto, esplorerà il parallelo tra gli anni Venti del Novecento e i nostri, con un parterre di ospiti d’eccezione.

  • Giovedì 21, dopo il vernissage, l’attrice Violante Placido porterà in scena una performance tratta dallo spettacolo “Intervista alla Marchesa”.
  • Venerdì 22, un dialogo su stile e arte vedrà protagoniste la top model Simonetta Gianfelici e la politologa Flavia Restivo. A seguire, l’attore Davide Iacopini leggerà brani da “Il Grande Gatsby”, l’opera che Francis Scott Fitzgerald terminò proprio a Capri 100 anni fa, nel 1925.
  • Sabato 23, la serata conclusiva sarà dedicata ai “nostri” anni Venti, con i registi emergenti Edgardo Pistone (“Ciao bambino”) e Giorgio Caporali (“L’Arca”), insieme ai loro giovani attori.

In un’atmosfera sospesa nel tempo, sulla terrazza panoramica di Villa San Michele, “Il Salotto della Sfinge” si conferma uno degli appuntamenti culturali più suggestivi dell’estate italiana, un luogo dove, partendo dalla memoria di una donna indomita, si cerca di decifrare il presente e immaginare il futuro.

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Il Fatto Quotidiano

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