Ordinanza antismog, Robotti: “Alla Regione chiederemo una rimodulazione anche per gli Euro 4”
- Postato il 2 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il Comune di Genova chiederà alla Regione Liguria di rimodulare i divieti per la circolazione di mezzi inquinanti, compresi i diesel Euro 4 colpiti dall’ultima ordinanza antismog adottata in extremis dalla giunta Salis per rispettare le disposizioni del piano per la qualità dell’aria. Lo annuncia l’assessore alla Mobilità Emilio Robotti all’indomani del provvedimento entrato immediatamente in vigore nell’area centrale della città, anche se le multe rimangono per ora bloccate in attesa di installare i cartelli aggiornati.
“Questo è uno dei tanti aspetti su cui l’amministrazione precedente, di fatto, ha regalato all’ultimo momento un’incombenza a quella subentrante, perché è una questione che deriva da due proroghe concesse dalla Regione – spiega Robotti -. È comunque una disposizione che va nel senso dell’interesse della collettività, perché parliamo di sforamento di parametri che sono dannosi per la salute e per l’ambiente”.
La scadenza tassativa del 30 giugno 2025 per lo stop ai veicoli Euro 4 (o inferiori) deriva dal piano approvato dalla giunta regionale a gennaio di quest’anno, ma in una precedente delibera di ottobre 2022 era previsto che la misura entrasse in vigore dal 1° ottobre 2024. “Nei pochi giorni che avevamo a disposizione – ricorda l’assessore – abbiamo chiesto una proroga, non necessariamente di un altro anno, proprio per avere il tempo di informare e di predisporre quello che era necessario. Da un lato la Regione ci ha dato la disponibilità a un incontro che faremo dopo la metà di luglio, ma dall’altro ci ha negato qualsiasi possibilità di proroga. A quel punto la scelta era tra non fare niente e violare una disposizione di legge regionale oppure adempiere e creare problemi.
“Ci rendiamo conto del disagio – prosegue Robotti -. Non abbiamo avuto la possibilità di informare adeguatamente non solo i residenti, ma anche le persone che arrivano in auto da fuori. Siccome bisogna installare comunque la cartellonistica, e ci vorrà circa un mese per farlo, per ora non verranno fatte sanzioni. Da questo punto di vista i cittadini per un po’ possono stare tranquilli”.
I divieti però rischiano di ampliarsi a brevissimo, perché il 1° ottobre 2025 risulta come termine ultimo per estendere le limitazioni ai diesel Euro 5 in caso di nuovi superamenti dei limiti di legge di biossido di azoto. “Noi chiederemo perlomeno di rimodulare il piano – conferma l’assessore -. In realtà chiederemo di rimodulare anche gli Euro4, cercando di rendere compatibili le esigenze di tutela dell’ambiente. Certo, ci sono delle disposizioni e c’è una procedura di infrazione, ma insomma, in qualche modo bisogna risolverla questa vicenda”.
Per chi si troverà costretto a rottamare il proprio veicolo – o volesse comunque portarsi avanti in vista delle misure sempre più stringenti – esiste ancora la possibilità di ottenere incentivi per la sostituzione dei mezzi inquinanti o per l’acquisto di e-bike. “Scadono nel 2026 e c’è ancora capienza – assicura Robotti -. Poi mi rendo conto che comprare un’auto è un investimento, una bicicletta elettrica non tutti vogliono o possono usarla per vari motivi, però diciamo che è uno strumento che viene incontro ai cittadini”. Al momento, però, il bando riguarda auto e moto colpiti dall’ordinanza del 2023 (auto e furgoni Euro 0-1 benzina ed Euro 0-1-2-3 diesel, ciclomotori Euro 0 a quattro tempi ed Euro 0-1 a due tempi) e non è stato ancora esteso agli Euro 4. “Valuteremo la possibilità di includerli, ma dovremo parlarne anche con la Regione perché non sono contributi gestiti direttamente dal Comune”.
L’ordinanza, come quelle precedenti, è in vigore dalle 7 alle 19 di tutti i giorni feriali nella zona centrale (qua la mappa scaricabile) che esclude la Sopraelevata, ma non la circonvallazione a mare che svolge comunque la funzione di asse di attraversamento. “Se emergeranno delle criticità le valuteremo – commenta Robotti -. Si deve lavorare per ridurre al minimo il disagio: se ci sono delle cose da aggiustare si valuta ed eventualmente si aggiustano”.
Tra le ipotesi al vaglio c’è anche l’introduzione di un sistema simile a quello adottato dalla Regione Lombardia ed esteso anche a Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto: tramite l’app Move-in vengono monitorate le percorrenze chilometriche dei veicoli più inquinanti in modo da assegnare un tetto massimo annuale senza limitazioni di orari o strade. “Ho chiesto una valutazione agli uffici – spiega l’assessore alla Mobilità -. Vorrei capire bene quali sono gli esiti, perché se l’hanno usata e replicata altrove, posso supporre che non sia una cosa negativa. Se effettivamente risulta uno strumento utilizzabile, valuteremo anche quello. Poi bisogna vedere se è compatibile con la normativa regionale”.