Osa e Pai: “Pescasportivi privilegiati: ancora una volta la regione Liguria ignora l’ambiente”

  • Postato il 3 maggio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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pesca sportiva

Liguria. “Mentre la giunta regionale della Liguria dimostra un’attenzione sorprendentemente tempestiva nel venire incontro agli interessi dei cacciatori, approvando il calendario venatorio con ben cinque mesi di anticipo – una prontezza che sarebbe auspicabile nei confronti dei veri problemi che affliggono la regione – non poteva mancare anche il privilegio riservato ai pescatori sportivi nelle acque interne”. Lo denunciano l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e il Partito Animalista Italiano (PAI), sottolineando come “la Regione Liguria, senza neppure attendere il previsto decreto nazionale che dovrebbe individuare le specie ittiche autoctone di fiumi e laghi, abbia già deciso di immettere migliaia di giovani trote d’allevamento nelle acque dolci liguri. Un’azione pensata esclusivamente per la soddisfazione di chi ritiene che ‘amare la natura’ significhi agganciare un essere vivente a un amo e lasciarlo morire asfissiato”.

“Come accade da decenni, queste trote d’allevamento non solo non appartengono all’ecosistema originario, ma alterano geneticamente – e di fatto rimpiazzano – la preziosa fauna ittica nativa, ormai sempre più rara e minacciata. Un danno ambientale di portata significativa, mascherato da intervento “ricreativo” per favorire la pesca sportiva, che in realtà svilisce il valore della biodiversità e del rispetto per gli animali. Non basta: molti di questi pesci finiranno subito vittime dei predatori naturali, come cormorani e altri uccelli acquatici, perché la Regione non è nemmeno in grado di garantire modalità di rilascio e protezione efficaci, naturali e non cruente. E invece di impegnarsi per creare un equilibrio rispettoso tra fauna selvatica e attività umane, la giunta Bucci – in piena continuità con quella precedente guidata da Toti – ha scelto la scorciatoia più crudele e ingiustificabile: l’abbattimento dei cormorani”.

“Una misura grave, inefficace e miope, che colpisce animali protetti per favorire pratiche di pesca sportiva incompatibili con una moderna e responsabile gestione ambientale. Il tutto mentre la Liguria resta in attesa di risposte concrete su sanità, dissesto idrogeologico, trasporti e occupazione: priorità che evidentemente passano in secondo piano rispetto al bisogno di accontentare interessi elettorali di nicchia”.

PAI ed OSA denunciano “con forza l’ennesima scelta politica dannosa e sbilanciata, e chiedono che la Regione Liguria fermi immediatamente le immissioni di fauna alloctona e l’abbattimento dei cormorani, avviando invece progetti seri di tutela della fauna ittica nativa e di riequilibrio ecosistemico”.

Autore
Il Vostro Giornale

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