Sicurezza sul lavoro, Pasa (Cgil Savona): “Il 90% degli incidenti mortali nella filiera degli appalti”

  • Postato il 29 aprile 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 3 Visualizzazioni
cgil sicurezza lavoro

Savona. Questa mattina in una sala della sibilla gremita da studenti, lavoratrici e lavoratori, presso la Fortezza del Priamar di Savona la Cgil ha organizzato un’iniziativa pubblica sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro intitolata “NO. Non è andato tutto bene!”.

All’iniziativa ha portato i saluti il sindaco Marco Russo e sono intervenuti Alessandra Marchetti, Rsu Fp Cgil Savona, Fabrizio Coniglio, attore e regista, Barbara Francavilla, segretaria nazionale della Funzione Pubblica della Cgil, e Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil.

“Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale per la sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto, ma dovrebbe essere la giornata mondiale della vergogna, perché non siamo di fronte a un fenomeno imprevedibile, ma a una strage quotidiana. Una giornata che anticipa di poche ore la festa dei lavoratori del Primo Maggio, quasi a voler ricordare a tutti che il lavoro è un diritto fondamentale di ogni persona, così come fondamentale è il diritto ad un lavoro sicuro in ogni suo aspetto”.

“Diritto al lavoro che viene calpestato. Ogni giorno in Italia 3 persone escono di casa per andare a lavorare e non tornano, ogni anno muoiono oltre mille lavoratrici e lavoratori, nel 2024 sono stati 1090, 49 in più rispetto al 2023”.

“L’iniziativa di oggi sta all’interno del percorso che la nostra Organizzazione da tempo ha deciso di mettere in campo per contrastare questa strage ; iniziative pubbliche, assemblee, scioperi, manifestazioni, sostegno alle vertenze per i rinnovi dei contratti, la raccolta delle firme per i referendum, e appunto a sostegno dei 5 referendum del prossimo 8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza sostenendo convintamente i cinque SI per la dignità di tutte le persone, per combattere le morti sul lavoro, la precarietà e i licenziamenti illegittimi”.

“Percorsi che hanno l’obbiettivo di ridare dignità al lavoro, rendendolo meno precario, più retribuito, e soprattutto più sicuro. Anche qui sul nostro territorio, dove ogni anno sono migliaia i giovani che vanno altrove alla ricerca di condizione di lavoro e di vita migliori di quelle che trovano qui” spiega il segretario della Cgil savonese.

“Troppo spesso sentiamo parlare di tragedie, ma questo è un errore non solo verbale ma anche sostanziale, perché non si tratta di tragedie ma di una strage, non si tratta di morti sul lavoro ma di omicidi di lavoro. È importante riflettere non solo sulle cause ma anche sulle parole, perché di fatale c’è poco o nulla”.

“Alla base degli incidenti mortali ci sono spesso cause riconducibili all’organizzazione del lavoro, all’assenza di formazione, ad una precarietà del lavoro che è arrivata ormai anche in provincia di Savona a superare il 90% dei nuovi occupati, ai ritmi elevati di produzione, ma si muore soprattutto perché il lavoro è povero! Quando si punta su precarietà e sfruttamento, si mette a rischio la sicurezza e quindi la vita”.

E Pasa sottolinea: “Che sia una strage ce lo dicono i numeri: in Liguria sono 257 i morti negli ultimi 7 anni, con una media di 1 morto sul lavoro ogni 10 giorni, e 50 denunce di infortunio ogni 24 ore, e in provincia di Savona non va meglio, tra il 2018 e il 2024 sono oltre 40 le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano, addirittura 8 nel 2024, e già 2 in questi primi mesi del 2025, circa il 90% degli incidenti mortali avviene nella filiera degli appalti e nel sub appalto – per questo sono fondamentali i referendum di giugno, in cui si chiede la responsabilità dell’impresa committente nella filiera degli appalti e sub appalti”.

“Così come sono in forte aumento le denunce di malattie professionali in provincia di Savona, +77% nel 2024 e i decessi accertati di malattia professionale sono stati 33 dal 2018 al 2023”.

“Eppure a Savona, Cgil, Cisl, Uil, gli Enti di vigilanza e controllo, le associazioni datoriali e la Prefettura in questi anni hanno costruito una rete che funziona, almeno sulla carta, con alcuni importanti protocolli territoriali, e la sperimentazione, una delle poche in Italia, della formazione e informazione su salute e sicurezza nelle scuole con decine di incontri negli ultimi due anni di sperimentazione”.

“E allora perché non si riesce a fermare questa strage? Perché si lavora male. Si lavora in fretta, sotto pressione, con l’ansia costante di perdere il posto. Il sistema degli appalti e subappalti ha ridotto le persone a meri strumenti di produzione. È questo il vero male: un modello disumano, in cui la sicurezza è vista come un ostacolo da aggirare”.

“Per fermare questa strage è urgente mettere in campo tutti gli strumenti di contrattazione e mobilitazione, strumenti anche legislativi per abrogare le norme e le leggi che in questi anni hanno svalorizzato il lavoro e lo hanno reso più insicuro”.

“Per questo, lo ribadisco, diventano fondamentali i 5 referendum del prossimo 8 e 9 giugno, uno dei 4 quesiti sul lavoro è proprio su salute e sicurezza e in particolare negli appalti. Il quesito vuole cancellare la norma che esclude la responsabilità del committente in caso di appalto e sub appalto, in caso di infortunio e malattia professionale, perché la regola è sempre la stessa, più frammenti il lavoro più c’è il rischio di aumentare il lavoro irregolare e soprattutto che venga messa da parte la prevenzione. In provincia di Savona il 90% dei morti sul lavoro, anzi degli omicidi sul lavoro interessa i sub appalti. Chi impone ritmi, tempi, modalità, deve essere responsabile. È lì che si muore: dove tante aziende s’incontrano, lavorano senza coordinamento e s’intrecciano in un caos pericoloso. Quindi è lì che si deve intervenire”.

“Non basta ricordare, non servono i finti cordogli, i fiori, i minuti di silenzio le promesse vaghe, poi avanti come se nulla fosse, bisogna pretendere, pretendere che il lavoro ritorni ad essere un valore e un diritto fondamentale così come recita la nostra costituzione” conclude Pasa.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti