Panarea, perla italiana e una delle più belle del Mediterraneo

Se vi dicessi “isola chic nel cuore del Mediterraneo”, probabilmente pensereste a qualche località da copertina in Costa Azzurra o alle Baleari. E invece no: stiamo parlando di Panarea, il gioiello più piccolo delle Isole Eolie, capace di trasformare chiunque ci metta piede in un protagonista di un film d’autore ma con un mojito in mano. Qui tutto è compatto ma perfetto: case bianche con infissi blu e terrazze fiorite di bouganville, stradine senza auto dove il rumore più forte è quello delle ciabatte di cuoio sul selciato, un mare di un turchese così puro che neanche il miglior filtro di Instagram osa replicare.

Panarea non è semplicemente una destinazione: è un mood, uno stato mentale. È la quintessenza della dolce vita mediterranea, con la sua atmosfera rilassata ma punteggiata da un pizzico di mondanità che non guasta mai. È l’isola scelta dai velisti che cercano calette segrete, dai viaggiatori che vogliono staccare la spina e, sì, anche da qualche nome noto che preferisce passare inosservato tra un tuffo e un piatto di crudo di mare.

E se pensate che un luogo così piccolo possa esaurire le sorprese in un paio d’ore, preparatevi a ricredervi: Panarea ha il dono di incantare ogni giorno con qualcosa di nuovo, che sia una luce diversa sul mare, un sentiero profumato di macchia mediterranea o una serata trascorsa a guardare le stelle in silenzio.

Dove si trova l’isola di Panarea

La più piccola e la meno elevata delle sette sorelle Eolie, Panarea si trova tra Lipari e Stromboli, in Sicilia, ed è circondata da un arcipelago in miniatura fatto di isolotti che sembrano dipinti: Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera, oltre agli scogli dei Panarelli e delle Formiche. Dal punto di vista geologico, Panarea è anche la più antica dell’arcipelago, un vulcano ormai spento (o quasi) che ha lasciato in eredità forme spettacolari: pareti rocciose che si tuffano in mare, ventagli di lava solidificata, coste frastagliate e calette da sogno.

Panarea, Isole Eolie
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Vista dal centro di Panarea

La sua storia affonda le radici nell’età del bronzo, come testimonia il villaggio di Capo Milazzese, risalente al XIV secolo a.C., che ancora oggi racconta di un passato fatto di navigazione, pesca e scambi. Nei secoli Panarea ha visto passare mercanti, pescatori e viaggiatori curiosi e oggi ospita circa duecento abitanti stabili in inverno, numero che in estate può toccare i duemila grazie all’arrivo di turisti da ogni parte del mondo. Qui le auto non esistono: ci si muove a piedi, in golf cart elettrici o in barca e già questo basta a capire il ritmo dell’isola.

Cosa vedere e fare a Panarea

Panarea è un luogo che si vive con lentezza, lasciandosi guidare dal mare, dal vento e dai profumi. Il cuore dell’isola è San Pietro, il piccolo centro abitato dove si concentrano boutique raffinate, negozi di artigianato, ristoranti affacciati sul mare e bar con terrazze perfette per un aperitivo al tramonto. Di giorno regna una calma quasi irreale, mentre la sera si accende di conversazioni in più lingue, luci soffuse e aromi invitanti che provengono dalle cucine. Fermarsi per un aperitivo vista Stromboli è quasi un rito, così come cedere alla tentazione di un piatto di pasta con alici e finocchietto selvatico in uno dei ristoranti nascosti tra le viuzze.

Chi ama la storia non può perdere il villaggio preistorico di Capo Milazzese, raggiungibile con una passeggiata panoramica di una ventina di minuti da Drautto. Le antiche capanne in pietra, di forma ovale, si affacciano su Cala Junco, offrendo una vista mozzafiato che fa viaggiare indietro nel tempo di tremila anni. Per chi cerca invece una sfida fisica, il trekking a Punta del Corvo regala panorami che ripagano di ogni fatica: è il punto più alto dell’isola e da lassù lo sguardo abbraccia tutte le Eolie. Il sentiero non è dei più semplici, soprattutto nelle ore calde, ma con un cappello, scarpe comode e una bottiglia d’acqua l’esperienza diventa indimenticabile.

Panarea, mare, Isole Eolie
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Il mare spettacolare tra le calette di Panarea

Il mare, ovviamente, è protagonista assoluto. Un giro in barca attorno a Panarea e agli isolotti circostanti è il modo migliore per scoprirne la bellezza più autentica. Basiluzzo custodisce i resti di una villa romana affacciata sull’acqua, Lisca Bianca nasconde la romantica Grotta degli Innamorati, dove la leggenda dice che un bacio possa legare per sempre due persone. A Bottaro l’acqua ribolle ancora per effetto delle fumarole sottomarine, mentre Dattilo, con la sua forma piramidale, è uno degli scorci più fotogenici dell’arcipelago. Fare il giro nel tardo pomeriggio è una scelta vincente: la luce dorata del tramonto che avvolge Stromboli è pura poesia.

La vita notturna qui è lenta e rilassata. Non troverete discoteche assordanti, ma drink sotto le stelle, musica dal vivo e conversazioni che si allungano fino a tardi. Dopo l’aperitivo, la cena a base di pesce freschissimo è un must: il crudo di mare è servito come un’opera d’arte, la pasta eoliana con capperi, pomodorini e olive nere è un inno alla semplicità e il pane cunzato, condito con alici, pomodorini, origano e caciocavallo, è un abbraccio caldo al palato. Il tutto da accompagnare con un bicchiere di Malvasia, il vino dolce tipico delle Eolie.

Spiagge da non perdere a Panarea

Panarea non è un’isola di lunghe distese sabbiose, ma di calette intime e scogliere che invitano al tuffo. Cala Junco è forse l’angolo più iconico: un anfiteatro naturale di rocce vulcaniche che racchiude acque trasparenti, con sfumature che vanno dal verde al blu profondo. È anche la spiaggia più fotografata dell’isola, complice la sua bellezza selvaggia.

Cala degli Zimmari è invece l’unica vera spiaggia di sabbia di Panarea, con granelli rossastri e un accesso semplice al mare, perfetta per chi cerca comodità e acque calme. Poi c’è La Calcara, un luogo che sembra uscito da un racconto geologico: qui fumarole sotterranee sfiatano dal terreno e l’acqua è calda in alcuni punti, segno che il vulcano originario, in fondo, non dorme del tutto. Non è la più indicata per nuotare, ma regala un fascino unico.

E poi ci sono le calette segrete, quelle raggiungibili solo via mare. Angoli di paradiso nascosti dove il silenzio è rotto solo dal fruscio dell’acqua, piscine naturali incastonate tra le rocce e pareti a picco che regalano ombra nelle ore più calde.

Autore
SiViaggia.it

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