Panetta: “Inflazione sotto il 2% nei prossimi mesi ma incertezza previsionale elevata”
- Postato il 18 giugno 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Attualmente, la politica monetaria nell’area dell’euro si trova nuovamente ad affrontare un contesto di elevata incertezza“. E’ quanto osserva il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, nel suo intervento alla conferenza per i 50 anni di Prometeia che si è svolta a Miano. “A contribuire all’incertezza concorrono, da un lato, i segnali contraddittori provenienti dalla politica commerciale degli Stati Uniti e “il conflitto tra Israele e Iran”.
Il governatore ha ricordato come le proiezioni della Banca centrale europea (del cui board Panetta fa parte, ndr) indichino per i prossimi mesi “un’inflazione che si manterrà ben al di sotto dell’obiettivi del 2% per un periodo prolungato, accompagnata da una dinamica produttiva debole. Oggi Eurostat ha diffuso il dato sull’inflazione dell’area euro in maggio: 1,9%, in calo dal 2,2% di aprile.
“Prevedere l’economia, non sarà mai un esercizio esatto. Gli agenti economici, a differenza delle particelle fisiche, reagiscono alle politiche, formulano aspettative, interagiscono strategicamente”, ha osservato Panetta. “Durante la pandemia e nella fase di alta inflazione del 2022-23 – i modelli econometrici hanno registrato significativi errori previsivi, riaccendendo il dibattito sulla loro affidabilità” ha ricordato il governatore.
“Si tratta di un nodo cruciale: errori rilevanti possono compromettere la tempestività e l’efficacia dell’azione della banca centrale, con effetti concreti sulla stabilità dei prezzi, sulla crescita e sull’occupazione. In realtà, la maggior parte di questi errori, in particolare quelli relativi all’inflazione, è riconducibile all’imprevedibilità degli shock esogeni che si sono verificati in quella fase, legati a fenomeni di natura più geopolitica o ambientale che economica”, ha affermato. E a tal proposito, Panetta ha sottolineato come l’errore di previsione sull’inflazione compiuto da Banca d’Italia (e dalle altre banche centrali, ndr) sull’inflazione del 2022, sia stato riconducibile all’80% a prezzi energetici e dagli alimentari, entrambi fortemente influenzati dall’invasione russa dell’Ucraina.
Il governatore ha concluso osservando che “l’errore continuerà a far parte del processo. E proprio per questo motivo, il lavoro sui modelli non potrà mai dirsi concluso”. In fondo, ha chiosato Panetta “Come ricorda una celebre battuta: ‘è difficile fare previsioni, soprattutto quando riguardano il futuro”.
“Ci troviamo oggi in un momento quanto mai incerto, complesso e pieno di incognite” ma “guardiamo al futuro con senso di responsabilità, con fiducia, con la consapevolezza che il cambiamento è la nostra condizione naturale. E che in ogni fase di incertezza si nasconde la possibilità di fare qualcosa di straordinario”, ha osservato, a sua volta, il presidente di Prometeia, Angelo Tantazzi.
Di fattori che complicano le previsioni in questa fase ha parlato pure Klaas Knot, governatore della banca centrale dei Paesi Bassi. Sui dazi “c’è una certa misura di imprevedibilità, è difficile prepararsi al 100% per quello che verrà, ma penso che dopo la vittoria di Trump sapevamo che Trump sarebbe andato nella direzione di ostacolare il flusso commerciale internazionale. L’Europa ha avuto tempo di prepararsi”, ha osservato. “Si è preparata bene?“, si è chiesto Knot. “No, io credo che ci sia molto che ancora possiamo fare”, ha detto.
Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, dal canto suo, non crede che l’Europa debba allearsi con la Cina per rispondere alla minaccia dei dazi americani. “Penso che la Cina rappresenti una minaccia molto forte per l’economia europea” e “non credo” ad un’asse “contro gli Usa con la Cina”.
“Siate fieri di essere italiani, spagnoli, francesi, europei: non siamo un continente perso, è meglio essere europei piuttosto che americani oggi”, ha aggiunto il banchiere francese che ha poi bocciato un “Trump bitcoin”. A chi gli ha chiesto se ci investirebbe ha risposto: “La risposta brevissima è no. Per essere onesto, non posso farlo, ma comunque non lo farei”. In generale, ha ricordato i bitcoin “non sono valute, sono asset digitali in cui si può investire e sono rischiosi, ma non sono valute”.
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