Pensi che mettere la crema solare ti protegga? Attenzione, non è sempre così. Cosa è stato scoperto

  • Postato il 30 luglio 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
  • 2 Visualizzazioni

È vero che le creme solari sono dannose per la salute? Un quesito che durante la stagione estiva, genera dubbi.

In realtà, le evidenze scientifiche e le normative vigenti dimostrano che le creme solari sono prodotti sicuri e fondamentali nella prevenzione dei danni causati dai raggi ultravioletti (UV), anche se spesso sui social media si diffondono informazioni allarmistiche infondate.

Le creme solari contengono filtri protettivi dai raggi UV, che possono essere di due tipi: filtri inorganici (detti anche “fisici”) e filtri organici (noti come “chimici”). I primi, come l’ossido di zinco e il biossido di titanio, funzionano riflettendo e disperdendo i raggi UV; i secondi, come avobenzone, ossibenzone e octocrylene, assorbono l’energia dei raggi trasformandola in calore. Nonostante la dicitura popolare, entrambi sono composti chimici, e la differenza risiede nel meccanismo d’azione.

Tali filtri sono soggetti a rigide normative europee e internazionali, come il Regolamento (CE) n.1223/2009 sui prodotti cosmetici, che impone ai produttori di garantire la sicurezza d’uso attraverso test approfonditi e valutazioni da parte del Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS). Inoltre, il sistema di allerta rapido europeo Rapex monitora costantemente il mercato per intervenire tempestivamente in caso di segnalazioni di effetti indesiderati.

Uno studio pubblicato nel 2020 dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha evidenziato la presenza nel sangue di alcuni filtri chimici dopo uso ripetuto, superando i limiti previsti dall’agenzia. Tuttavia, gli autori hanno precisato che la semplice presenza di queste sostanze nel circolo sanguigno non implica automaticamente che siano tossiche o cancerogene. A oggi, non esistono prove scientifiche che associino i filtri solari a un aumento del rischio di tumori cutanei, tanto che sia la FDA che il SCCS continuano a raccomandarne l’uso.

Le fake news sui filtri solari e il rischio reale dei raggi UV

Negli ultimi anni, sui social media sono emerse tesi allarmiste che accusano le creme solari di essere interferenti endocrini o addirittura agenti cancerogeni. Queste affermazioni, basate su studi in vitro o su modelli animali con dosaggi non rappresentativi dell’uso quotidiano umano, non trovano conferma negli studi clinici e epidemiologici. Gli esperti sottolineano che il rischio reale e concreto è rappresentato dall’esposizione non protetta ai raggi UV, classificati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeni certi.

L’assenza di protezione solare espone infatti a pericoli ben documentati: scottature, invecchiamento precoce della pelle, danni al DNA e, a lungo termine, un aumento del rischio di tumori cutanei, tra cui carcinoma basocellulare, carcinoma spinocellulare e melanoma. Quest’ultimo, pur avendo fattori di rischio complessi e multifattoriali, è indirettamente influenzato da esposizioni solari intense e scottature, soprattutto in età infantile.

una ragazza si spalma la crema solare
Come scegliere e utilizzare correttamente la crema solare(blitzquotidiano.it)

Le confezioni di crema solare riportano l’indice SPF (Sun Protection Factor), che indica la protezione contro i raggi UVB, responsabili di eritemi e scottature. Le categorie standard europee vanno da protezione bassa (6-10), media (15-25), alta (30-50) e molto alta (50+). Per una efficace protezione, gli esperti consigliano un SPF minimo di 15 per la maggior parte delle persone, con protezioni più elevate per fototipi chiari o condizioni particolari.

Oltre all’SPF, è fondamentale verificare la presenza del marchio UVA, che certifica la protezione contro i raggi UVA, responsabili di danni più profondi come invecchiamento cutaneo e potenziali rischi tumorali. La normativa europea richiede che la protezione UVA sia almeno un terzo di quella UVB.

Il dermatologo Giovanni Leone, direttore del servizio di Fotodermatologia presso l’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, ricorda che nessuna crema solare può garantire una protezione totale al 100%. Per questo motivo, oltre all’applicazione regolare e abbondante del prodotto, è imprescindibile adottare ulteriori misure di difesa: evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata, indossare cappelli, occhiali protettivi e abbigliamento adeguato.

Per i bambini, in particolare quelli sotto i tre anni, è raccomandata un’ulteriore cautela: evitare il sole diretto durante le ore più calde, usare indumenti protettivi e creme con SPF molto alto (oltre 40), preferibilmente con filtri minerali per ridurre il rischio di irritazioni.

L'articolo Pensi che mettere la crema solare ti protegga? Attenzione, non è sempre così. Cosa è stato scoperto proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti