“Per 10 anni ho avuto una vita turbolenta tra droghe, alcol, serate. La mia salvezza? La meditazione e i viaggi in giro per il mondo”: parla Clementino

  • Postato il 23 luglio 2025
  • Musica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Clementino è così, proprio come lo si vede. Simpatico, irruento, pieno di energia e con la voglia di abbracciare tutti. Eppure dietro quel sorriso, apprezzato anche a “The Voice OF Italy” (ritroverà Antonella Clerici in “Jukebox – La notte delle hit” in onda il 12 e 13 settembre), si nasconde un passato molto difficile, fatto di molti bassi e pochissimi alti. Ma nel percorso di una vita succedono cose che possono svoltare l’esistenza. Tutto questo è racchiuso dentro il nuovo album “Grande Anima” con quindici brani e collaborazioni con Gigi D’Alessio, Negrita, Settembre, Ste, Greg Rega, Calmo e Ugo Crepa. Il suo album più sincero? Sì.

E pensare che tutto parte, anche, dalla lettura de “Il codice dell’anima di James Hillman”, giusto?
Certo. Lo porto sempre con me. La prima volta che l’ho letto, ho sottolineato le parti più importanti. Da allora quando sono in viaggio lo porto sempre con me e rileggo sempre le frasi che ho sottolineato. Dentro c’è la forza del carattere che è fantastico, parla dell’arte, dell’invecchiare, è un gigante, secondo me.

Qual è la prima frase che ti ricordi?
La solitudine non è un male, ma aiuta ad essere vivo.

Ma allora perché oggi in molti hanno paura della solitudine?
Le persone che hanno questo peso della solitudine devono iniziare a vivere, perché è importante iniziare a vivere. Lo dico io che ho sofferto di solitudine e poi mi sono reso conto che forse nella mia vita sono stato un po’ troppo viziato…

In che senso?
Non dai miei genitori, ma dalla vita, ad avere sempre di più, a volere sempre di più e perciò poi arriva la solitudine. Quando, invece, riesci a capire che devi essere grato per quello che hai, si inizia a togliere tutto il superfluo e allora capisci che c’è un modo per combattere la solitudine.

Qual è?
Vivere la vita, a tutti gli effetti.

Quando è avvenuta la “svolta” esistenziale nella tua vita?
È iniziato tutto piano piano. Vengo da 10 anni di vita turbolenta, dipendenze, alcol, locali, nottate e poi insomma 6-7 anni fa ho iniziato a capire… Però non ci sono mai riuscito ad uscirne.

E cosa è accaduto?
Sono andato in comunità, sono andato allo psicologo, ho fatto di tutto e poi la svolta piano piano è arrivata, fino a riprendermi nel 202 /2022, quando ho iniziato a capire quale doveva essere la mia vera vita.

Qual era?
La vita dell’artista, lavorare, fare musica e poi dal 2023 la mia vita è completamente cambiata perché ho scoperto la meditazione. Sono partito e sono andato a fare meditazione completamente da solo.

E dove sei andato?
In Costa Rica, dove sono stato con gli sciamani a fare le cerimonia con l’Ayahuasca, poi sono stato sul Gange in India, dove ho fatto meditazione, proprio dove erano andati i Beatles, a Rishikesh, sempre da solo, completamente da solo. Mi mettevo lo zainetto e partivo. Ho fatto meditazione anche in Italia e in Spagna, ho iniziato a leggere i libri, sono arrivato a 50 libri all’anno quasi, perché leggo veloce.

Cosa hai letto?
Ad esempio tutta la bibliografia del grande Jules Verne, tutte le avventure da “Ventimila Leghe Sotto i Mari” a “Il giro del mondo in 80 giorni” a “Dalla terra alla luna” e così via. Per me è stato importante vedere e assorbire usi e costumi. Sono tornato a casa che ero praticamente un’altra persona, anche i miei genitori sono rimasti stupiti.

Hai identificato il tuo buco nero, da dove è partita l’origine della tua crisi?
Credo che fosse soltanto una questione di sensibilità e perdita di autostima. Quando un ragazzo perde l’autostima, ad un certo punto inizia a vedere cose che non sono vere. Inizia a fare dei pensieri… Ma poi lo diceva pure Giordano Bruno, tra parentesi mio compaesano, di Nola, “il pensiero è forma, la materia”, ma se lasci la materia a formare il pensiero è la fine, perché inizia a dire “oh quello parla male di me”, “oh se faccio una canzone nessuno lo ascolta”, cadi in un buco nero.

A te cos’è cos’è successo?
Dieci anni di “guerre” tra Milano, Roma, io non è che ho fatto la gavetta, ho fatto il Vietnam. Quindi essendo una persona sensibile mi sono lasciato trasportare da tante cose, sono entrato nel tunnel della droga e non riuscivo a uscirne. Quando cerchi di uscirne, vedi il male dovunque, non avendo più la droga che ti “protegge”. Quindi tutto quello che ti circonda lo percepisci sbagliato e tu stesso ti senti sbagliato.

E qui subentra la meditazione…
Esatto ho guardato dentro di me e facevo meditazione tre volte al giorno, per venti minuti, la mattina, venti il pomeriggio, venti la sera. Ho iniziato a vedere che tutti questi problemi non esistevano più. Molte volte su dieci problemi solo cinque erano reali, e questi cinque con la meditazione riuscivo ad affrontarli. Li guardavo in un altro modo, il superfluo va via, ti resta l’essenza. Quest’essenza mi ha portato a tornare a casa, mi ha portato a seguire le mie radici e a fare quello che l’universo della natura mi ha sempre proposto: fare musica e intrattenere.

Che consapevolezza hai oggi?
La parte che ha rovinato Clemente è stato proprio Clementino, è stato il personaggio, perché io, Clemente, mi sono lasciato guidare da Clementino perché doveva fare la vita da rapper. Invece poi ho capito che Clemente era la vera anima di Clementino. Quando ho capito questo meccanismo, le cose sono cambiate.

“Grande Anima” in che modo riflette la tua storia?
Il disco parte dal risveglio dice chi sono, cosa voglio e dove sto andando. Un recap di questi 43 anni di vita e non di carriera. C’è la mia anima, la spiritualità. C’è la città, quello che mi ha circondato in questi anni e che ho attraversato fino all’amore.

Che tipo di amore?
Tutte le sfumature l’anima, la speranza, la spiritualità. L’amore verso la fidanzata, perché ora sto con Roberta, l’amore verso la famiglia e alla fine si torna a Napoli. Una volta ho letto un ‘intervista fantastica di Cremonini dove diceva una cosa che mi ha colpito tantissimo: ‘il vero scopo di un album, oltre a quello di vendere le copie, è quello di cambiarti umanamente’. ‘Grande Anima’ è un disco che, per la prima volta, mi ha cambiato davvero.

Cosa rappresenta per te Roberta?
Non ha che fare con la mia attività, non ha che fare con la musica, lo spettacolo. È una ragazza normale, splendida, fantastica, sono innamoratissimo. Mi ascolta e o ascolto lei. Siamo stati in Giappone per 15 giorni ed è stato fantastico. Abbiamo parlato tanto prima di fidanzarci, siamo andati a fare questo viaggio e poi ci siamo fidanzati. Non puoi dare l’amore ad una persona se non hai l’amore per te stesso.

Tornerai a “The Voice Of Italy”, cosa ti ha regalato questo programma?
Ho fatto l’animatore ai villaggi turistici, ho fatto tanto teatro prima del rap e quindi non ho avuto mai modo di dimostrare queste mie capacità, tranne qualche volta nei miei concerti. È stato molto bello tirar fuori la mia anima di intrattenitore e inoltre ti guardano milioni di telespettatori. Non ha prezzo, è fantastico. E poi mi ha dato uno sguardo sul mondo. Quando sono andato in giro mi chiedevano che lavoro facessi. Naturalmente dicevo il rapper, ma quando aggiungevo il giudice a ‘The Voice’ tutti si illuminavano perché è un format internazionale.

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Il Fatto Quotidiano

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