Perché il wargaming può migliorare le capacità operative dei militari

  • Postato il 29 giugno 2025
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Il wargaming è uno strumento pensato per accrescere le capacità decisionali dei dirigenti, siano essi militari o civili. Favorisce lo sviluppo delle competenze trasversali, preparando ad affrontare con maggiore efficacia situazioni caratterizzate da elevata incertezza (wargame a scopo formativo o addestrativo). Può essere impiegato per mettere alla prova concetti operativi o la dottrina, supportando la pianificazione (wargame analitico), oppure per stimolare una riflessione collettiva su problematiche attuali o future (come nei matrix games o nei seminar wargames).

Nonostante le sue origini risalgano a due secoli fa, il wargame continua a dimostrarsi uno strumento valido anche nel contesto contemporaneo. Negli ultimi anni, i Paesi occidentali hanno intensificato gli investimenti nel campo del wargaming. Si moltiplicano pubblicazioni, conferenze, comunità di pratiche e l’impiego di giochi all’interno delle scuole militari. Le Forze Armate italiane stanno colmando il divario, partecipando attivamente a eventi internazionali, pubblicando direttive e studi, sviluppando nuovi giochi e integrando il wargaming nei percorsi formativi delle scuole di guerra, come la Scuola di Applicazione di Torino e l’Istituto di Studi Marittimi di Venezia. A livello interforze, il Casd ha recentemente istituito il Laboratorio Wargaming della Difesa. Sono in corso progetti di ricerca, sperimentazioni didattiche e iniziative per diffondere la cultura del wargaming.

In questo quadro di rinnovato interesse per il wargaming si colloca il nuovo libro “Wargame. Formazione, sviluppo e leadership nelle organizzazioni militari” Scritto da Andrea Bernardi e Carolina Buffagnotti, pubblicato da McGraw-Hill.

In italiano non esiste una traduzione pienamente equivalente che abbia sostituito l’espressione inglese, la quale a sua volta deriva dal tedesco Kriegsspiel (dove Krieg significa guerra e Spiel gioco). Nel 1824, Georg Heinrich Rudolf Johann von Reisswitz perfezionò il gioco ideato dal padre, dando vita a uno strumento rivoluzionario impiegato attivamente dall’Esercito prussiano. Il suo Kriegsspiel si giocava su mappe topografiche dettagliate e offriva una rappresentazione minuziosa delle forze in campo e delle variabili operative. Reisswitz introdusse la figura dell’arbitro, incaricato di facilitare il gioco tra le squadre e di determinare l’esito degli scontri incerti.

La novità prussiana non passò inosservata: altri eserciti europei iniziarono a tradurre e adattare il gioco. Il Regio Esercito iniziò a impiegare il suo Crispillo a partire dalla seconda metà dell’800. La Regia Marina produsse i suoi primi Giochi di guerra navale nel 1891 e nel 1911.

Nel corso del Novecento, l’interesse per il wargaming ha attraversato fasi alterne. Dopo la Seconda guerra mondiale, la nascente disciplina della ricerca operativa iniziò a guadagnare terreno. Durante la Guerra Fredda, il wargaming rimase comunque una pratica consolidata al Pentagono: il Joint Analysis Directorate (JAD) simulava ogni possibile scenario di confronto con l’Unione Sovietica.

Il wargaming è utilizzato anche in contesti civili, sia nel settore pubblico che in quello privato, da grandi aziende a organizzazioni internazionali. D’altronde, i Business Strategy Games nacquero negli Stati Uniti negli anni ’50 ispirati direttamente dai wargames del US Navy War College. Gli Stati Uniti restano i protagonisti a livello globale. La US Navy vanta la tradizione più consolidata ma ogni forza armata dispone di infrastrutture avanzate e di personale specializzato capace di integrare i giochi nella didattica e di svilupparne di nuovi, anche in collaborazione con l’intelligence militare. Anche la Nato ne fa ampio uso in più contesti.

Il wargaming si conferma oggi uno strumento versatile, capace di coniugare rigore metodologico e flessibilità creativa. Non è solo una simulazione: è un laboratorio decisionale, un ambiente di apprendimento e una piattaforma di confronto. La sua diffusione nelle istituzioni militari e civili, così come l’interesse accademico, ne confermano il valore come strumento di pensiero critico, innovazione e preparazione strategica. Investire nel wargaming significa investire nella capacità di comprendere, anticipare e gestire la complessità.

Autore
Formiche

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