“Periodo buio per l’America, mi vergogno per il mio Paese. Spero che la Gen Z butti fuori gli anziani dalla politica”: lo sfogo di Michael Douglas
- Postato il 11 giugno 2025
- Cinema
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Periodo buio per l’America, mi vergogno per il mio paese, ma spero nella Generazione Z”. Michael Douglas versione anti Trump è il primo ospite internazionale di rilievo della nuova edizione del Taormina Film Festival 2025 diretta da Tiziana Rocca. L’80enne interprete di Basic Instinct e Wall Street ha intrattenuto il pubblico in una lunga chiacchierata dopo il classico red carpet zeppo di autografi. “Nella mia vita, questo è senza dubbio il momento più buio. Ci sono troppi conflitti nel mondo. Non mi fa piacere vedere che i budget per la difesa stanno aumentando ovunque. Il mio Paese, in particolare, insiste e chiede agli altri Paesi di aumentare i loro bilanci militari”, ha ricordato il figlio del celebre e “dem” Kirk, icona della Hollywood progressista del dopoguerra. “Mi rendo conto che il mio Paese ha gran parte della responsabilità del caos che esiste nel mondo. Chiedo scusa e mi vergogno davanti ai miei amici, che siano i miei vicini in Canada o in Messico, o tutti i Paesi dell’UE e della NATO. Sono imbarazzato, e mi scuso”. Il premio Oscar ha però una speranza nell’ambito politico: “La Generazione Z, di cui fa parte mio figlio minore, ha 24 anni, mi dà davvero speranza. Spero davvero che spingeranno gli anziani fuori dalla politica e da tutto il resto. Che ripuliranno questo casino che abbiamo creato. Il denaro ha assunto un ruolo troppo importante nelle nostre democrazie”.
Per Douglas la più grande delusione della propria vita politica rimane comunque l’elezione di Trump (che non nomina ndr) e ripercorrendo il telefilm cult interpretato con Karl Malden, Le strade di San Francisco, si chiede cosa stia succedendo proprio in queste ore nelle strade della California infuocate di protesta: “L’immigrazione è un problema in tutti i Paesi. Sicuramente anche in Italia avete i vostri problemi. Ma questo presidente ha creato un tale dramma dicendo che tutti gli immigrati erano assassini e stupratori, e questo ancora prima che fosse eletto. E così, quando è diventato presidente, è riuscito a far uso del “potere esecutivo”, scavalcando il Congresso, prendendo decisioni direttamente. Ha trasformato l’immigrazione nel carburante per il suo motore. Lo Stato della California, che è il quarto più grande PIL al mondo, è uno Stato democratico, quindi per lui ha senso colpire lì”. Douglas ha poi ricordato che nel 2030 lo spagnolo sarà la lingua più parlata in California e che non c’è motivo di intervenire militarmente con la Guardia Nazionale o l’esercito.
Secondo l’attore il conflitto sarebbe stato creato ad hoc da Trump per contrastare l’ascesa del governatore della California, Newsom, uno dei principali contendenti per la presidenza democratica nel 2028. Douglas ha poi concluso ricordando che la sua più grande fortuna è “aver sposato mia moglie Catherine (Zeta Jones ndr): ricordo di aver letto su una rivista che stava girando un film con Sean Connery. L’articolo diceva: “Oh, le piacciono gli uomini più anziani”. E io: “Davvero? Le piacciono gli uomini più anziani? Ok”. Infine la famosa scena con Sharon Stone in Basic Instinct: “Ricordo solo che è stata una settimana lunga. Abbiamo girato quella scena per quasi una settimana. Abbiamo avuto modo di conoscerci molto bene. Lei è una vera professionista. Era un film difficile, e lo sapevamo entrambi. Ma ho dei bei ricordi. Ricordo quando Paul Verhoeven mi ha mostrato il provino di Sharon, io ho detto “wow”. Sono molto orgoglioso sia di Attrazione fatale che di Basic Instinct. E non avevamo quelli che adesso chiamiamo coordinatori dell’intimità”.
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