Polmone di maiale geneticamente modificato trapiantato in un uomo cerebralmente morto
- Postato il 26 agosto 2025
- Scienza
- Di Il Fatto Quotidiano
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Da anni medici e scienziati cercano negli organi animali la soluzione per permettere ai pazienti che attendono un trapianto di aspettare e morire meno. Già nel 2022 negli Usa a un paziente era stato trapiantato il cuore di un maiale geneticamente modificato, intervento riuscito ma che aveva portato comunque alla morte del paziente. Nel 2024 l’organo trapiantato era stato un rene.
Dalla Cina arrivata la notizia che un ulteriore passo potrebbe essere stato fatto verso la possibilità di uno xenotrapianto: per la prima volta, un polmone di maiale trapiantato in una persona dichiarata in uno stato irreversibile di morte cerebrale è rimasto vitale e funzionale per un periodo di 9 giorni. Resi noti su Nature Medicine, questi risultati potrebbero rappresentare il primo caso documentato di trapianto polmonare da maiale a uomo e avere potenziali applicazioni cliniche future, spiega l’autore corrispondente dello studio Jianxing He dell’ospedale cinese The First Affiliated Hospital of Guangzhou Medical University.
Lo xenotrapianto, che consiste nel trapiantare organi da una specie all’altra, rappresenta una potenziale soluzione alla carenza di organi umani per il trapianto. Studi precedenti hanno dimostrato la fattibilità del trapianto di reni, cuore e fegato da maiali geneticamente modificati negli esseri umani, pur evidenziando le sfide nella gestione del rigetto immunitario e delle infezioni.
Tuttavia, il trapianto di polmone da maiale a uomo rimane sostanzialmente una sfida, in quanto è più complesso rispetto a quello di altri organi solidi, a causa della complessità anatomica e fisiologica dei polmoni. Il team di He ha trapiantato il polmone sinistro di un maiale geneticamente modificato in un uomo di 39 anni, che era stata dichiarato cerebralmente morto da quattro valutazioni cliniche, i cui organi erano tenuti in vita da macchine. L’uomo è morto a causa di una emorragia cerebrale. Gli esperti hanno monitorato il funzionamento del polmone e la risposta del sistema immunitario umano.
Il maiale da cui è stato prelevato il polmone era stato sottoposto a una modifica genetica per evitarne il rigetto dopo il trapianto. Gli scienziati hanno scoperto che il polmone non è stato immediatamente rigettato dal sistema immunitario e ha mantenuto la vitalità e la funzionalità nel corso di 9 giorni. Tuttavia, hanno osservato segni di danno polmonare 24 ore dopo il trapianto e segni di rigetto del polmone mediato da anticorpi al terzo e al sesto giorno dopo il trapianto, e l’esperimento è stato interrotto al nono giorno.
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