Potenza, bambini presi a schiaffi all’asilo, sospese tre maestre

  • Postato il 8 ottobre 2025
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Potenza, bambini presi a schiaffi all’asilo, sospese tre maestre

Tre educatrici sono state sospese per un anno, per schiaffi e offese ai bambini, alla scuola “Il Melograno” di Potenza. C’è una quarta indagata. Inchiodate dalle telecamere dei carabinieri in due sezioni


Tre educatrici di un asilo nido di Potenza sospese per un anno per schiaffi e offese ai bambini: inchiodate dalle riprese dalle telecamere nascoste in due sezioni del plesso. Il provvedimento della Procura potentina è stato notificato ieri: le maestre sono ritenute responsabili – a vario titolo – del reato di maltrattamenti ai danni di minori.

SCHIAFFI E OFFESE AI BAMBINI, IL FATTO

Una quarta educatrice risulta indagata. È accaduto alla scuola Melograno di Potenza, in regime di convenzione con il comune. Nove anni fa un episodio simile, sempre allo stesso plesso che all’epoca dei fatti portava il nome di “Delfino”.
Ora ci risiamo. Accuse gravissime a carico di tre educatrici dell’asilo nido “Il Melograno” di via Ionio, nel rione Cocuzzo. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, le donne avrebbero maltrattato ben 36 bambini, tutti con meno di tre anni, infliggendo schiaffi, scossoni e atteggiamenti violenti nei confronti dei piccoli ospiti della struttura.

L’INCHIESTA

L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, ha delineato un clima di tensione e paura all’interno della struttura.
L’attività investigativa è stata avviata dopo una denuncia sui maltrattamenti ai bambini presentata ai Carabinieri, che nel corso dei mesi hanno raccolto anche altre testimonianze. La nota della procura sottolinea come «le immagini acquisite hanno consentito di ricostruire l’aggressività delle tre educatrici» nei confronti dei piccoli alunni.

MOSTRATE NELLE IMMAGINI L’AGGRESSIVITÀ DELLE EDUCATRICI


In particolare, le tre insegnanti sono accusate di «frasi denigratorie e violenze fisiche, di entità tale da cagionare sofferenze fisiche e morali, idonee a compromettere il regolare sviluppo psico-fisico dei minori». Le educatrici, secondo gli inquirenti, avrebbero abusato della loro posizione di responsabilità, adottando comportamenti contrari ai principi educativi e alle regole di tutela dei minori.

SCHIAFFI E VIOLENZE SU BIMBI, LE INDAGINI


Le indagini si sono protratte per diversi mesi e hanno permesso di trovare riscontro ai fatti denunciati attraverso l’installazione di telecamere audio-video all’interno di due sezioni dell’asilo. I bambini coinvolti sarebbero complessivamente 36, tutti sotto i 3 anni di età all’epoca in cui sono avvenuti i fatti contestati dalla procura di Potenza.

LA REPLICA DELLA COOPERATIVA CHE GESTISCE L’ASILO


La cooperativa che gestisce la struttura scolastica replica alle accuse e si difende. «È nostro interesse che sia fatta chiarezza e siamo altresì convinti che le nostre operatrici sapranno fornire spiegazioni in merito ai fatti oggetto di indagine affinché si possa giungere nel più breve tempo possibile all’accertamento della verità” sottolinea in una nota Domenica Ciccarelli, presidente della cooperativa “Il Melograno” che gestisce l’asilo di Potenza.

«FIDUCIA NEL LAVORO DELLA MAGISTRATURA»


«In merito all’indagine della Procura di Potenza, in cui risultano coinvolte per presunti maltrattamenti ai danni di bambini quattro operatrici dell’asilo nido gestito dalla cooperativa Il Melograno», Cicarelli ha espresso «piena e convinta fiducia nel lavoro della magistratura affinché si faccia piena luce sui fatti contestati alle indagate nel prioritario interesse dei bambini e dei loro diritti, nonché delle famiglie che fino ad oggi ci hanno affidato con fiducia i loro piccoli senza mai sollevare alcun dubbio sui metodi educativi utilizzati».


Si ricorda che, per tutte le persone indagate, vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Le indagini, infatti, si trovano ancora nella fase preliminare e saranno successivamente sottoposte al vaglio del giudice, nel pieno contraddittorio tra accusa e difesa.

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