Potenza: «ragazza aggredita in piazza Don Bosco»
- Postato il 10 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza: «ragazza aggredita in piazza Don Bosco»
L’associazione Non sei sola rilancia la denuncia di una ragazza: «aggredita in piazza Don Bosco», a Potenza un uomo avrebbe tentato di infilarsi nella sua auto.
Mentre saliva in auto, «in una piccola strada dietro piazza don Bosco», un uomo avrebbe cercato di entrare nella vettura con lei. E non si è rassegnato nemmeno quando lei, ha chiuso le portiere, «incollandosi al finestrino» per cercare di spaventarla. E’ questa la disavventura capitata a una giovane ragazza giovedì sera. A denunciarlo pubblicamente, ieri dalla sua bacheca Facebook, è stata l’associazione “Non sei sola Potenza” parlando di un tentativo di aggressione in piena regola, sventato soltanto dalla «prontezza» della vittima che dopo aver chiuso le portiere ha messo in moto e si allontanata. «Ma la paura resta». Si legge nel post pubblicato ieri sul profilo dell’associazione.
«II trauma resta. Una città dove le donne non si sentono più sicure nemmeno nella propria macchina». «Ci sono cose che non possono essere tollerate». Insiste “Non sei sola Potenza”. «Un’aggressione, una molestia, uno sguardo che paralizza, una mano che invade, una paura che blocca. Non è “normale”. Non è “esagerare”. E’ violenza. E chi pensa di potersi permettere certe libertà, deve sapere che non siamo più disposte a tacere. Le parole contano. Le denunce contano. I racconti contano. Ogni volta che una donna parla, non è solo una voce: è un muro che crolla. E una società che si sveglia». « Non possiamo accettare più il silenzio, l’indifferenza, la paura». Conclude il post. «Gridiamolo. Denunciamolo. Rompiamo il muro. Chi tocca una donna, tocca tutte noi».
POTENZA, RAGAZZA AGGREDITA IN PIAZZA: LA NASCITA DELL’ASSOCIAZIONE E L’INIZIATIVA A POTENZA
L’associazione Non sei sola Potenza è nata l’anno scorso dall’idea di una studentessa 22enne di Bologna, che in seguito all’omicidio di Giulia Cecchettin ha creato un gruppo Whatsapp per organizzare videochiamate e tenersi compagnia, tra ragazze che tornano a casa di notte. Per scoraggiare molestie di strada e aggressioni. A Potenza la chat ha preso vita dall’iniziativa della consigliera comunale Claudia Marone, per cui «il mutuo aiuto è da sempre la prima soluzione delle donne alla violenza di genere. Dove lo Stato fallisce, le donne intervengono». «E’ un supporto attivo 24 ore su 24».
Spiegava Morone lanciando l’iniziativa. «In qualsiasi momento, se una ragazza o una donna dovesse trovarsi in pericolo o fare dei tragitti in solitudine, può scrivere, chiamarci e noi daremo tutto il nostro supporto in qualsiasi orario. In questo modo si possono eventualmente chiamare i soccorsi, o attivare la geolocalizzazione, in modo tale che qualcuno nei paraggi possa intervenire in caso di pericolo». l.a.
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Potenza: «ragazza aggredita in piazza Don Bosco»