Potenza, rischio sismico: presentata la nuova rete di monitoraggio
- Postato il 28 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, rischio sismico: presentata la nuova rete di monitoraggio
Guardia alta contro il rischio sismico a Potenza: presentata la nuova rete di monitoraggio ad alta tecnologia progettata dal Cgiam. Da installare una decina di sensori sul modello di quanto fatto a Catania e Campi Flegrei
POTREBBERO entrare in funzione entro l’anno i primi elementi della rete sismica della città di Potenza.
E’ questo uno degli obiettivi del progetto presentato, ieri, nella sala conferenze del Polo bibliotecario nazionale dal Centro di geomorfologia integrata per l’area del Mediterraneo (Cgiam), con esperti e studiosi dei fenomeni sismici.
Il progetto è frutto della collaborazione tra il Cgiam, referenti del laboratorio SisLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Basilicata, ed esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Durante gli interventi è stata evidenziata l’importanza dell’esperienza del Cgiam per un territorio altamente sismico. Esperienza che deve essere adeguata «all’evoluzione dei tempi e delle metodologie», ripensando la prima rete sismometrica regionale finanziata e attivata dopo il sisma del 1980 proprio dal Cgiam, e che è rimasta attiva all’incirca per un decennio.
La rete consiste in una serie di sensori sismici compatti, ad alta precisione e connessi in tempo reale, installati sia al suolo sia su edifici strategici pubblici e privati, che forniranno un flusso continuo di dati utili per mappare in modo dettagliato la vulnerabilità strutturale del tessuto urbano, e per la gestione dell’emergenza. Oltre che per la pianificazione urbana e per gli interventi di messa in sicurezza.
La tempistica di realizzazione, almeno per la prima fase di posizionamento di dieci sensori in città tra terra ed edifici ancora da individuare, è fissata entro la fine del 2025, con un’entrata a regime nel 2026.
«Negli ultimi anni – ha spiegato Domenico Patanè dell’Ingv – si stanno sviluppando in varie città osservatori per la mitigazione del rischio sismico in area urbana. Il patrimonio edilizio potentino è datato e non adeguato alla normativa vigente».
«Potenza – ha sottolineato il responsabile dell’Osservatorio sismico urbano (Osu) di Catania – ha sofferto vari terremoti ed è tra quelle città a maggiore rischio sismico in Italia, per cui una rete sismica consente di capire quali zone possono essere soggette a maggiore amplificazione».
«Si tratta – ha spiegato Rodolfo Console, presidente del Cgiam – di un progetto all’avanguardia nel panorama italiano che colloca Potenza al centro di una strategia avanzata per la prevenzione e la mitigazione del rischio sismico, rendendola una delle poche città a disporre di un Osservatorio sismico urbano operativo, come Catania e i Campi Flegrei».
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