Potenza, una mozione per dire basta ai Postamat spenti di notte

  • Postato il 19 ottobre 2025
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Potenza, una mozione per dire basta ai Postamat spenti di notte

Mozione del consigliere Ferrone (Pd) che chiede un’azione del presidente: i Postamat in provincia di Potenza spenti di notte è «una concreta interruzione di un servizio pubblico essenziale».


POTENZA – Una protesta che non sia solo “vibrante” come di prammatica ma che serva davvero a evitare la chiusura notturna dei Postmat: è quanto chiede il consigliere provinciale Carmine Ferrone (Pd) presentando una mozione a tutela del diritto di accesso ai servizi postali e finanziari nelle aree interne della provincia di Potenza e richiesta di revisione del provvedimento di sospensione notturna. Ferrone chiede al consiglio provinciale – si legge nella nota – che impegni il presidente della Provincia «a esprimere al management di Poste Italiane contrarietà e protesta per il provvedimento di spegnimento notturno degli Atm Postamat nelle aree interne e rurali della provincia».

«Sollecitare Poste Italiane a sospendere immediatamente la misura e ad avviare un confronto con le istituzioni territoriali, sindacati e rappresentanti delle comunità locali per individuare soluzioni condivise che garantiscano la sicurezza senza interrompere il servizio. Promuovere, in collaborazione con Regione Basilicata e Comuni interessati, iniziative di pressione istituzionale affinché venga garantita la piena operatività degli Atm postali 24 ore su 24; intervenire nei confronti del Governo nazionale tenuto conto che Poste Italiane è una società a partecipazione pubblica e pertanto deve attenersi ai principi di buon funzionamento della Pubblica amministrazione; sostenere azioni volte a rafforzare la sicurezza degli Atm attraverso tecnologie avanzate di videosorveglianza e potenziamento dei controlli sul territorio, coinvolgendo forze dell’ordine e guardie giurate; tutelare il diritto di accesso ai servizi postali e finanziari nelle aree interne della Basilicata, riconoscendo l’importanza strategica degli uffici postali come presidi di coesione sociale e inclusione».

POSTAMAT SPENTI LA NOTTE, LA MISURA DI POSTE: 23 COMUNI COINVOLTI NELLA PROVINCIA DI POTENZA

Poste Italiane ha disposto lo spegnimento notturno, dalle 19 alle 8,30, degli Atm Postamat di 44 uffici postali in Basilicata, di cui 23 nei Comuni della provincia di Potenza: Atella, Brienza, Castelgrande, Forenza, Lagopesole di Avigliano, Lavello, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Sant’Angelo di Avigliano, Tolve, Vietri di Potenza, Potenza Stazione Inferiore, Potenza 1, Baragiano Scalo, Potenza 4, Potenza 4, San Cataldo di Bella, Melfi 1, Potenza 6, Rionero in Vulture 1. «Tale misura – dichiara Ferrone nella mozione – si traduce nella concreta interruzione di un servizio pubblico essenziale, suscitando notevole disagio e forte preoccupazione nelle comunità interessate e richiamando alla memoria le passate mobilitazioni contro la chiusura e la riduzione delle attività degli uffici postali.

Nelle aree interne e nei piccoli comuni, dove la chiusura delle filiali bancarie , per effetto della “desertificazione bancaria”, è stata ormai diffusa, gli uffici postali rappresentano l’unico presidio finanziario e di accesso ai servizi essenziali finanziari per la popolazione; il provvedimento è stato motivato dal rischio di danneggiamenti anche con materiale esplosivo degli Atm e di furti, fenomeni che non si possono certo negare (anche se molto limitati negli anni) ma che possono e devono essere affrontati con soluzioni alternative meno penalizzanti per i cittadini. Soluzioni quali il potenziamento della videosorveglianza, il rafforzamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine e delle guardie giurate potrebbero garantire la sicurezza senza privare i cittadini dell’accesso ai servizi; il management di Poste Italiane avrebbe dovuto coinvolgere preventivamente le istituzioni regionali e comunali, al fine di valutare insieme modalità e interventi idonei a garantire sicurezza e continuità del servizio».

DIRITTO ALL’ACCESSO E SICUREZZA NON SACRIFICABILI

«Inoltre si considera che lo spegnimento notturno degli Atm Postamat – conclude il consigliere provinciale – penalizza soprattutto le comunità a maggiore disagio socio-economico e isolate della provincia, limitando l’accesso a servizi pubblici essenziali e il diritto alla equità di trattamento con i cittadini di altre aree della regione; la sicurezza non può essere garantita sacrificando il diritto dei cittadini all’accesso ai servizi primari quali quelli postali e finanziari».

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