“Prima sono diventati ciechi, poi non riuscivano a stare in piedi e a parlare”: più di dodici turisti muoiono per aver bevuto “alcolici contraffatti”
- Postato il 9 agosto 2025
- World News
- Di Il Fatto Quotidiano
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Oltre una dozzina di turisti sono morti per avvelenamento da metanolo dopo aver acquistato, senza saperlo, alcolici contraffatti in un mercato locale a Sochi, in Russia, meta turistica preferita di Vladimir Putin. I decessi sono stati descritti come atroci, preceduti da sintomi come cecità e perdita di conoscenza, scrive il Mirror.
Tra le vittime ci sono Maxim Smetanin, 37 anni, e sua moglie Darya, 35 anni, che avevano acquistato alcolici di contrabbando pensando si trattasse della famosa grappa all’uva. Darya aveva bevuto piccoli sorsi della bevanda mortale sul treno che la riportava a casa, ma presto aveva iniziato a sentirsi male, con un referto che recitava: “Prima è diventata cieca, poi ha perso conoscenza“. Portata d’urgenza in ospedale, è morta poco dopo, e lo stesso destino è poi toccato al consorte, divenuto anche lui non vedente e caduto in coma a causa di un collasso renale.
A lasciarci la pelle anche tre membri di una famiglia di quattro persone che avevano bevuto un cocktail mortale acquistato al mercato. Tutti e quattro avevano iniziato a sentirsi male ma pensavano fosse solo una sbornia. La sera, invece, “non erano in grado di stare in piedi o parlare e hanno iniziato a perdere conoscenza“. Tutti e quattro sono stati trasportati in ospedale, ma solo uno di loro è sopravvissuto. Un altro turista è diventato cieco ed è morto per insufficienza renale dopo aver bevuto del finto Chacha – simile alla grappa – mentre altre due turiste sono morte per avvelenamento da metanolo dopo essere tornate a casa.
A seguito di un’irruzione della Guardia Nazionale in quella che si ritiene essere la bancarella del mercato, due persone di 31 anni e 71 anni sono comparse in un tribunale di Sochi sospettate di aver distribuito gli alcolici contraffatti. La portavoce del Ministero degli Interni russo, il Maggiore Generale Irina Volk, ha lanciato un monito urgente ai russi di non bere “prodotti contenenti alcol di origine sconosciuta”. “I risultati preliminari indicano che i detenuti vendevano bevande alcoliche fatte in casa al mercato locale di Kazachiy”, ha affermato. “Sono attualmente in corso le indagini per identificare il produttore dell’alcol potenzialmente letale e gli altri soggetti coinvolti nell’attività illegale”.
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