Prorogato di sei mesi lo scioglimento del Comune di Tropea
- Postato il 5 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Prorogato di sei mesi lo scioglimento del Comune di Tropea
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato la proroga di altri sei mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Tropea per infiltrazioni mafiose: non è dunque terminata l’opera di risanamento dell’ente avviata dai commissari straordinari
TROPEA (VIBO VALENTIA) – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato la proroga di sei mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Tropea. Il provvedimento si fonda sulla necessità di consentire il completamento dell’azione di risanamento dell’ente locale rispetto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. La decisione è giunta a seguito di una valutazione approfondita sull’effettivo avanzamento dei processi di ripristino della legalità amministrativa e della tenuta istituzionale nel Comune tirrenico, noto per la sua forte vocazione turistica ma da anni oggetto di attenzioni per sospette ingerenze della ‘ndrangheta nella vita politica locale.
Questo implica il ritorno al voto non più a questo novembre come originalmente stabilito ma nella prossima primavera, a giugno 2026.
Lo scioglimento del Consiglio comunale nell’aprile 2024
Il Comune di Tropea era stato sciolto il 23 aprile 2024 con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell’Interno, a conclusione dell’attività di accertamento condotta dalla Commissione d’accesso. Al momento dello scioglimento, il sindaco in carica era Giovanni Macrì, esponente di Forza Italia, eletto nell’ottobre del 2018 con largo consenso. Lo stesso Macrì, assieme ad altri amministratori, aveva presentato ricorso al Tar del Lazio, contestando il decreto di scioglimento. Tuttavia, il tribunale amministrativo prima, e il Consiglio di Stato successivamente, hanno respinto i ricorsi, confermando la legittimità del provvedimento e l’esistenza di elementi gravi che giustificavano l’intervento statale per infiltrazioni mafiose.
La Commissione straordinaria al Comune: chi governa oggi Tropea
In sostituzione degli organi eletti, la gestione dell’ente è affidata a una Commissione straordinaria prefettizia, nominata nel 2024 per un periodo iniziale di 18 mesi, ora prorogato di ulteriori 6 mesi. La terna commissariale è composta da Vito Turco, viceprefetto; Roberto Micucci, viceprefetto di Vibo Valentia; Antonio Calenda, funzionario economico-finanziario. La Commissione esercita le funzioni del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, con l’obiettivo di bonificare l’apparato amministrativo da condizionamenti esterni, ristabilendo trasparenza e legalità.
Una città simbolo sotto sorveglianza
Il caso di Tropea rappresenta l’ennesimo episodio di scioglimento per mafia in Calabria, una regione dove il fenomeno della commistione tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata resta ancora una criticità strutturale. Se da un lato la presenza della Commissione garantisce una gestione imparziale, dall’altro la proroga della sospensione democratica pesa sulla vita politica e sociale della comunità.
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Prorogato di sei mesi lo scioglimento del Comune di Tropea