Qual è la distanza laterale di sicurezza minima da un ciclista in fase di sorpasso
- Postato il 25 maggio 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
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Con l’aumento dell’uso della bicicletta, tanto per esigenze quotidiane quanto per scopi sportivi o turistici, è irrinunciabile regolare i comportamenti al volante in funzione della vulnerabilità di chi pedala. L’infrastruttura urbana non sempre è pronta ad accogliere la coabitazione tra mezzi motorizzati e biciclette e di conseguenza l’adozione di comportamenti consapevoli non è un dettaglio. Tra le disposizioni aggiornate c’è anche la definizione della distanza laterale di sicurezza da mantenere durante il sorpasso di un ciclista. La norma da considerazioni tecniche e da un nuovo approccio culturale che pone la vita umana al centro delle scelte legislative.
La legge italiana
Il legislatore ha modificato l’articolo 148 del Codice della Strada con l’introduzione dell’obbligo per i conducenti di veicoli a motore di mantenere una distanza non inferiore a 1,5 metri nel momento in cui si effettua il sorpasso di una bicicletta. Questo margine minimo, che fino a poco tempo fa era solo raccomandato, è ora un vincolo normativo pensato per ridurre gli incidenti tra veicoli e utenti a due ruote e per tutelare in chi si sposta senza protezioni passive.
La norma si applica in tutte le circostanze in cui un veicolo sorpassa una bicicletta, indipendentemente dalla tipologia della strada o dalla velocità del traffico.
Le ragioni della distanza minima obbligatoria
Il ciclista, a differenza dell’automobilista, è esposto ai rischi fisici e, in caso di impatto, anche lieve, può riportare lesioni gravi. La stabilità della bicicletta può essere compromessa da vari fattori esterni, tra cui il passaggio ravvicinato di un’autovettura o di un mezzo pesante, che può generare una scia d’aria pericolosa o creare panico nel ciclista stesso.
Il margine di 1,5 metri non è quindi arbitrario, ma nasce da studi tecnici che dimostrano come una distanza inferiore aumenti il rischio di sbandata, perdita dell’equilibrio o collisione. A cui si aggiunge il fattore psicologico: il passaggio troppo vicino di un’auto può generare paura e disorientamento in chi pedala, così da compromettere la reattività e la concentrazione.
Il sorpasso in curva o in salita
Sorpassare un ciclista in curva o in salita è una delle manovre più rischiose. In questi casi, la visibilità è ridotta e i tempi di reazione sono inferiori. Il Codice della Strada consente il sorpasso solo quando vi sia piena visibilità e spazio sufficiente. In assenza di queste condizioni, il sorpasso diventa vietato e pericoloso.
Responsabilità nei mezzi pesanti
I conducenti di autobus e camion hanno una responsabilità ancora maggiore nei confronti dei ciclisti. A causa della scarsa visibilità laterale e del raggio di sterzata, questi veicoli devono osservare una prudenza estrema. Alcune aziende di trasporto stanno già dotando i mezzi di sensori laterali per prevenire collisioni durante i sorpassi o le svolte.
Applicabilità della norma in ogni contesto
La distanza minima dalle biciclette in fase di sorpasso non è valida solo in ambito extraurbano. Anche nei contesti cittadini, più affollati e complessi, il rispetto del margine di sicurezza è obbligatorio, sempre che vi sia spazio sufficiente per eseguire la manovra in sicurezza. Se la carreggiata non consente un sorpasso nel rispetto della distanza imposta, l’automobilista ha l’obbligo di rinunciare alla manovra e attendere una condizione più favorevole.
Questo principio si fonda sulla regola generale secondo cui la sicurezza ha sempre priorità sulla fluidità del traffico. In particolare nei centri storici, nelle zone 30 o lungo percorsi scolastici la guida difensiva consente di anticipare i comportamenti di tutti gli utenti, ciclisti compresi.
Le sanzioni per il mancato rispetto
Chi non rispetta il limite minimo previsto va incontro a sanzioni pecuniarie che variano in funzione della gravità della condotta. Le multe vanno da 167 euro a oltre 600 euro, soprattutto in caso di manovre pericolose o che mettano a rischio l’incolumità del ciclista. Se il mancato rispetto della distanza causa un sinistro, il conducente può essere perseguito penalmente per lesioni personali colpose o persino per omicidio stradale. In questi casi l’autorità giudiziaria valuta non solo l’evento in sé, ma anche il comportamento preventivo del conducente.
Quando la prudenza supera la norma
Il legislatore ha tenuto conto anche delle condizioni ambientali che possono influenzare la sicurezza del sorpasso. In presenza di vento forte, pioggia, manto stradale sdrucciolevole o visibilità ridotta, il margine laterale dovrebbe essere aumentato.
In questi casi, il buon senso e la prudenza diventano strumenti indispensabili, ben oltre l’applicazione letterale della norma. Ogni conducente ha infatti il dovere giuridico e morale di valutare la situazione in tempo reale e di adattare la propria condotta alle condizioni effettive della strada. In pratica rispettare la lettera della legge non basta: serve interpretarne lo spirito.
Un confronto europeo che rafforza il principio
L’Italia si è allineata a quanto già previsto in molti altri Paesi europei. In Francia è obbligatorio mantenere 1,5 metri di distanza fuori dai centri abitati e almeno 1 metro all’interno delle aree urbane. In Spagna, la norma impone agli automobilisti di cambiare corsia, se possibile, quando si supera un ciclista. In Germania, il margine di sicurezza varia da 1,5 a 2 metri.
L’orientamento internazionale è chiaro: dare più spazio ai ciclisti è una priorità condivisa. Questo raffronto evidenzia come il sorpasso sicuro sia un principio condiviso che unisce i Paesi europei nella tutela dell’utenza debole.
Anche i ciclisti hanno dei doveri
Il sorpasso dei ciclisti è quindi una manovra che richiede consapevolezza, attenzione e pazienza. L’automobilista è chiamato a valutare attentamente la situazione, rallentare se necessario e attendere che ci siano le condizioni ideali per effettuare la manovra in piena sicurezza.
Il ciclista, dal canto suo, deve mantenere una condotta prevedibile, senza movimenti bruschi o improvvisi. Questa interazione tra due utenti della strada, apparentemente semplice, è in realtà uno dei momenti più delicati della guida.
Il rispetto del Codice della Strada è vincolante anche per i ciclisti che devono segnalare le svolte, rispettare la segnaletica, non occupare la carreggiata in modo improprio e, quando previsto, procedere in fila indiana. In ogni caso, i nuovi veicoli stanno integrando tecnologie sempre più sofisticate per la rilevazione di oggetti o persone vicino al veicolo. I sistemi di monitoraggio dell’angolo cieco e gli allarmi di sorpasso assistito evitano incidenti.