Uno studio pubblicato sullo European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology conferma ciò che molte donne che hanno partorito già sanno: il recupero dopo il parto richiede molto più delle tradizionali sei settimane di puerperio.
Delle oltre mille mamme coinvolte nello studio, solo meno della metà aveva ripreso pienamente la propria forma fisica, mentale, sessuale e funzionale a sei mesi dal parto.. Altro che quarantena! La ricerca ha reclutato via social media 1.117 donne olandesi, che hanno compilato un questionario a distanza di tre e sei mesi dal parto, valutando il loro recupero su quattro aspetti-fisico, mentale, sessuale e funzionale.
Dai dati è emerso che dopo sei mesi solo il 42,5% delle partecipanti aveva recuperato in tutti e quattro i campi; in media, le donne che erano tornate in forma avevano impiegato circa 15 settimane per riprendersi, molto più delle canoniche sei settimane (o della quarantena).. Il tipo di parto non conta. A tornare alla normalità sono state prima di tutto le attività quotidiane, riprese in media dopo tre settimane, mentre la vita sessuale ha richiesto più tempo, circa sette settimane. Il recupero fisico e mentale, invece, è risultato spesso incompleto anche a sei mesi dal parto.
A incidere maggiormente sui tempi di ripresa sono stati l'età materna avanzata e un'esperienza negativa del parto; sorprendentemente, invece, la modalità del parto (naturale o cesareo) ha avuto un ruolo minimo rispetto ad altri fattori.. I limiti dello studio. Gli autori riconoscono alcuni limiti allo studio, come il fatto che il campione non sia rappresentativo della popolazione olandese generale (risultano sovrarappresentate donne con un alto livello di istruzione e con lavori superiori alle 32 ore settimanali) e che il reclutamento via social potrebbe aver attirato soprattutto chi viveva un recupero più lento.
Nonostante questi limiti, i risultati confermano quanto già evidenziato da diversi studi negli anni: la ripresa postparto è un processo lungo, sia dal punto di vista biologico che da quello psicologico, e le neomamme dovrebbero essere sostenute dalla società..
