Quanto deve guadagnare chi lavora nel settore dell’arte contemporanea? C’è un calcolatore online 

Un calcolatore per aiutare chi lavora a determinare il compenso minimo raccomandato per una prestazione nel settore dell’arte contemporanea. È online il nuovo strumento che Awi – Art Workers Italia, associazione autonoma e apartitica nata nel 2020 per dare voce a lavoratrici e lavoratori dell’arte contemporanea in Italia, ha perfezionato negli ultimi anni in ottemperanza della sua missione principale: riformare il settore e renderlo più inclusivo, sostenibile e trasparente, combattendo le diverse forme di precariato e sfruttamento che attualmente lo contraddistinguono (sorte condivisa con molti altri comparti professionali in Italia, dove la rivendicazione del salario minimo garantito fa ancora storcere il naso).

Il Calcolatore dei compensi di Awi: uno strumento per chi lavora nell’arte

Il Calcolatore dei compensi si propone, quindi, di fornire una base per la negoziazione a chi deve orientarsi per lavorare nel mondo dell’arte. E sotto forma di applicazione web aiuta lavoratrici e lavoratori a determinare il compenso minimo raccomandato per una prestazione nel settore dell’arte contemporanea: può essere usato per calcolare il compenso di una singola prestazione o di più incarichi legati a un progetto.

Come funziona il Calcolatore dei compensi di Awi

Come si usa? Pochi semplici passaggi: “Seleziona il tipo di lavoro, il tipo di committente o il tipo di opera e otterrai una cifra minima dalla quale partire per la negoziazione di un compenso per la tua prestazione”, specifica la guida introduttiva allo strumento, ricordando che i compensi indicati “sono da considerarsi al netto, ed è quindi necessario aggiungere gli eventuali oneri fiscali e contributivi, in base al proprio regime fiscale”. Ulteriore specifica, utile per districarsi nella marea di variabili che spesso rendono l’impresa di formulare la richiesta di un compenso preciso un campo minato “i compensi indicati non includono le spese di viaggio, vitto e alloggio eventualmente necessarie allo svolgimento del lavoro”.

A chi si rivolge il Calcolatore dei compensi di Awi

Per ogni mansione o progetto – dall’allestimento all’intervento come relatore in occasione di una conferenza, alla curatela di un catalogo o di una mostra, alla partecipazione a una mostra collettiva, alla prestazione in una giuria – il Calcolatore chiederà quindi di specificare la tipologia di committente (istituzioni grandi o medie, non-profit) e, in alcuni casi, il numero di giornate lavorative previste. Ma anche, nel caso di partecipazione a mostre o eventi con opere proprie, se si tratta di lavori già esposti o inediti.
E per integrare l’applicazione, Awi propone anche un pacchetto di strumenti collaterali già condivisi online da tempo, riuniti nella Guida ai compensi minimi raccomandati – contenente una tabella con i compensi minimi raccomandati, una checklist di buone pratiche e un glossario – aggiornata al 2025. Ancora in lavorazione è invece il vademecum con le Linee guida per gli enti culturali che operano nel settore dell’arte contemporanea in Italia.

Livia Montagnoli

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L’articolo "Quanto deve guadagnare chi lavora nel settore dell’arte contemporanea? C’è un calcolatore online " è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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