“Quel viaggio in Thailandia mi ha trasformato”: intervista a Giovanni Esposito tra cinema e viaggi
- Postato il 29 luglio 2025
- Interviste
- Di SiViaggia.it
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Al Giffoni Film Festival, dove i sogni dei ragazzi si incontrano con il grande cinema, Giovanni Esposito si è raccontato con l’entusiasmo e l’ironia che lo contraddistinguono presentando Nero, il film di cui firma anche la regia. L’artista napoletano, volto noto attivo a teatro, in televisione e al cinema, ha emozionato il pubblico con una storia intensa girata lungo il litorale Domizio, tra luoghi bellissimi e feriti.
Di cosa parla Nero
Nero racconta la storia di un uomo di mezza età che sopravvive ai margini della legalità, arrangiandosi come può per prendersi cura della sorella Imma, fragile e affetta da disturbi mentali, interpretata da Susy Del Giudice. La sua esistenza prende una svolta drammatica quando, durante una rapina andata storta, uccide accidentalmente un benzinaio. Da quel momento scopre di possedere un dono misterioso: la capacità di guarire chi soffre. Ma ogni guarigione ha un prezzo altissimo, perché a ogni miracolo Nero perde uno dei suoi cinque sensi.
Ambientato tra le strade ferite di Mondragone e Castel Volturno, il film scava con delicatezza tra le pieghe di un’umanità dolente, mettendo in scena il peso del sacrificio, l’intensità del legame tra fratelli e la possibilità di redenzione anche nei luoghi più dimenticati. Una favola nera, sospesa tra realismo e simbolismo, che racconta quanto si possa amare anche quando tutto sembra perduto.

Intervista esclusiva a Giovanni Esposito
In questa intervista, Esposito ci parla del suo legame con le location cinematografiche, dei set che gli sono rimasti nel cuore, del viaggio che lo ha cambiato e anche di quell’esperienza internazionale in cui — sì, è successo — ha fatto ridere persino George Clooney e Adam Sandler.
Dove hai girato il film Nero?
Il film è girato lungo tutto il litorale Domizio, partendo da Licola arrivando a Mondragone, passando per Baia Verde e Castel Volturno, luoghi che potrebbero essere i più belli del mondo, ma in questo momento sono intrisi di dolore e umanità. Luoghi bellissimi bagnati da un mare che non fa più miracoli.
In particolare l’ultima sequenza nel verde con la ripresa che si alza, immagino con l’utilizzo di un drone?
L’ultima sequenza invece è girata nel bosco degli Astroni, dove il drone va a scoprire una vegetazione unica in una riserva naturale presidio WWF. Ci serviva un luogo completamente diverso che desse la sensazione di trovarsi altrove, in contatto totale con la natura.
Quanto sono importanti secondo te le location per raccontare una storia sul grande schermo?
Le location sono fondamentali, diventano personaggi del film con cui interagire e da cui farsi ispirare.
Hai fatti tantissimi film. Ci sono dei luoghi dove hai girato che ti sono rimasti nel cuore per qualche motivo?
Ce ne sono tanti di luoghi in cui ho girato negli anni, sicuramente Ravello e Scala con il Fiordo di Furore dove ho girato in film di Alessandro Siani, sono luoghi che conosco bene e che amo. E altri due luoghi dove ho lasciato il cuore sono stati la penisola di San Giovanni di Sinis e Cabras in Sardegna dove ho girato il film di Rocco Papaleo Una piccola impresa meridionale. Poi la Sicilia , in particolare Favignana e Siracusa dove ho girato con Ricky Tognazzi L’isola dei segreti.
Hai fatto un viaggio “trasformativo” che in qualche modo ti ha cambiato?
I viaggi ti cambiano sempre un po’, ma quello fatto in Thailandia mi ha regalato qualcosa in più.
Preferisci i viaggi improvvisati o organizzati?
Preferisco sempre viaggi organizzati, dentro i quali poi trovo il modo per potermi perdere.
Un libro che porti in viaggio o una canzone “da viaggio” che ami ascoltare?
I libri che porto in viaggio sono sempre nuovi, ma certamente romanzi. Così anche le canzoni, spaziano sempre in diversi generi.
Un posto che vuoi vedere, ma ancora non hai avuto modo di andarci?
Sicuramente un posto che vorrei visitare è il Giappone, mi piacerebbe tantissimo, mi piace la loro cultura. Prima o poi lo farò.
Cosa non manca mai nella tua valigia?
I sogni, quelli ce li metto sempre anche se vado vicinissimo, perché mi sembra si non smettere mai di viaggiare.
10) Una curiosità: hai girato Jay Kelly che sarà alla Mostra del Cinema di Venezia 2025. Cosa puoi dirci di questa esperienza internazionale? E soprattutto sei riuscito a far ridere anche George Clooney e Adam Sandler sul set?
Beh girare Jay Kelly è stato meraviglioso, perché il regista Noah Baumbach è un genio, un regista attento e delicato, e perché lavorare con due mostri sacri di quella portata è un privilegio che non capita sempre. Beh sì qualche risata ce la siamo fatta con entrambi.