“Qui sono passati tanti campioni, ma nessuno ha vinto. Non voglio fare la stessa fine”: la stampa tedesca svela le angosce di Hamilton sulla Ferrari

  • Postato il 29 luglio 2025
  • F1 & Motogp
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“La Ferrari ha avuto grandi campioni come Fernando Alonso e Sebastian Vettel in squadra. Ma nessuno di loro è diventato campione del mondo. Non voglio che accada anche a me“. Non è un bel periodo per Lewis Hamilton su Ferrari. Il sette volte campione del mondo, escluse le Sprint, non è ancora arrivato a podio (Leclerc invece già cinque volte) e sta faticando a trovare l’equilibrio e l’assetto giusto sulla nuova macchina. A svelare le sue angosce è stato il giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung. Nonostante un buon settimo posto in Belgio, dopo che era partito dal diciottesimo, il pilota inglese sente che serva una svolta alla sua avventura in Rosso. Dopo l’errore in qualifica, Hamilton in gara ha tirato fuori l’orgoglio dimostrando che riesce ancora a incidere a prescindere dalla prestazione della macchina. Ma nonostante la monoposto non sia all’altezza di chi lotta per il titolo – secondo il quotidiano tedesco – il vero problema è nella testa del britannico.

Hamilton e le sue angosce in Ferrari

I dialoghi in radio con l’ingegnere di gara Riccardo Adami sembravano sempre come “dei litigi tra coniugi a cena” – scrive Sueddeutsche Zeitung – e alla fine lo stratega vinceva sempre. Hamilton voleva rischiare e osare di più per dare una svolta alla gara, il tecnico invece voleva seguire le tattiche concordate in precedenza. Hamilton alla fine si accodava alle decisioni, ma si è spesso mostrato nervoso (e le dichiarazioni dell’ultimo mese lo dimostrano). Spesso ha bisogno di parlare, di sfogarsi, come faceva in Mercedes nei momenti di difficoltà. Fred Vasseur ha quindi deciso di fare qualcosa: via l’ingegnere delle prestazioni del britannico, dentro un ex Mercedes che Hamilton conosce bene. Un cambiamento radicale a metà stagione: nelle prossime gare si vedrà se arriveranno i frutti sperati.

Ma c’è altro: è chiaro che quest’auto sia fatta su misura per Charles Leclerc, in Ferrari da sette anni. “Ora devo assicurarmi che questo non accada di nuovo l’anno prossimo. La Ferrari per il 2026 deve avere anche il mio Dna“, ha dichiarato Hamilton. Ecco perché siamo nel pieno della stagione 2025, ma Lewis Hamilton pensa già al futuro e al 2026. Il pilota vuole imporsi e in qualche modo far valere la sua personalità e il suo curriculum: motivo per cui ha chiesto e organizzato appuntamenti con i vertici aziendali John Elkann e Benedetto Vigna, il team principal Vasseur e i direttori tecnici Enrico Cardile e Loïc Serra.

Una macchina su misura per il compagno, le difficoltà comunicative con il team e la paura – oltre che pressione – di non riuscire a vincere come già accaduto a Fernando Alonso e Sebastian Vettel per citarne due. I primi mesi di Lewis Hamilton in Ferrari sono tra i più difficili della sua carriera. “Dobbiamo abituarci l’uno all’altro molto in fretta ora”. Non c’è tempo, l’età non è dalla sua parte e non vuole lasciare la rossa e (possibilmente) la Formula 1 a mani vuote.

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Il Fatto Quotidiano

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