Raccolta rifiuti a Savona, Di Tullio (Federconsumatori) scrive al difensore civico del Comune: “Mastelli condominiali e ‘singoli’, ecco i problemi”
- Postato il 2 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Dopo la diffida inviata a Comune e Sea-s qualche giorno fa, ora il presidente di Federcosumatori Savona Livio Di Tullio ha deciso di rivolgersi direttamente al difensore civico comunale Francesco Cozzi e di valutare “se sussistono i motivi per un suo intervento a tutela dei cittadini savonesi” rispetto alle problematiche riguardanti il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta.
In via preliminare, Di Tullio osserva che “né la Sea-s né l’amministrazione comunale di Savona hanno ritenuto di informare in via preventiva le associazioni dei consumatori e dell’utenza, come per esempio avvenuto nel vicino Comune di Genova. Ne consegue che le nostre osservazioni scaturiscono da notizie lette su gli organi di stampa e sul sito di Sea-s dalle informazioni date ai cittadini durante le riunioni al Palaseas”.
“Sulla base di queste informazioni, amministrazione comunale di Savona e Sea-s vorrebbero obbligare i cittadini residenti in condomini di più di 13 unità abitative a posizionare i mastelli condominiali nelle aree private degli stessi, senza preventiva autorizzazione dell’assemblea condominiale. Inoltre pretendono che siano i cittadini a farsi carico del trasporto del mastello condominiale dal luogo di riempimento al punto di prelievo. A noi pare che questa loro richiesta determini una lesione del principio di uguaglianza tra cittadini, in relazione anche ai costi diretti e indiretti. Tutti i Cittadini pagano in egual misura la Tari e, per effettuare il servizio, Sea-s ha partecipato a una gara che non pare prevedesse costi diversi, diretti o indiretti, a seconda che i cittadini risiedessero in un condominio di più o di meno di 13 unità abitative.”
“Inoltre, in relazione al servizio di igienizzazione del mastello condominiale, preso atto che, in una recente comunicazione, Sea-s ha dichiarato che intende farsene carico, non è chiaro se questo servizio è da considerarsi gratuito oppure a pagamento e, a nostro avviso, il servizio deve essere gratuito”.
Quanto alla collocazione sulla strada dei mastelli “singoli” Di Tullio osserva che “la consegna di questi contenitori la Sea-s ha richiesto ai cittadini la firma di una consegna del materiale (al momento del ritiro non viene rilasciata copia di quanto è stato firmato). Si presume pertanto che i contenitori vengano affidati ai cittadini in comodato d’uso gratuito che pertanto estende ai cittadini le responsabilità in ordini all’utilizzo dei beni concessi. ‘Pare’ che Sea-s e l’amministrazione comunale invitino i cittadini a depositarli dalle ore 19/20 del giorno prima a quello previsto per la raccolta. E ‘pare’ che Sea-s intenda raccoglierli dalle ore 5 fino alle ore 12.30 del giorno successivo. Si presume, quindi, che i cittadini potranno ritirarli dalla pubblica via nelle ore successive. Qualora le modalità di cui sopra fossero confermate, si fa notare che, con queste modalità, i marciapiedi resteranno ingombri dei contenitori per molte ore”.
Per il presidente di Federconsumatori Savona “questa situazione pone alcune problematiche. Ferme le eventuali necessarie ed opportune revisioni dei regolamenti comunali in relazione all’uso del suolo pubblico, considerato che la maggioranza dei marciapiedi sono inferiori al metro e cinquanta di larghezza, si evidenzia che detti ingombri costituiscono un pericolo, in particolare per le persone con difficoltà motorie oppure per i non vedenti. Più in generale, sicuramente, per le fasce deboli della popolazione. Inoltre si apre la possibilità di contenzioso da parte di terzi danneggiati nei confronti dei cittadini che abbiano collocato il mastello in uso sulla pubblica via. In questo caso, se si presume che Sea-s e amministrazione vogliano comunicare formalmente che si fanno carico dell’eventuale contenzioso per eventi dannosi verificatisi nelle fasce orarie previste per la raccolta, discorso diverso riguarda invece il lasso di tempo necessario al ritiro del mastello vuoto da parte del cittadino, ovviamente non prevedibile per evidenti ragioni”.
“Come nostra opinione, per ovviare, parzialmente, a questi problemi, sarebbe sufficiente che Sea-s e amministrazione comunale volessero delimitare, anche con semplici archetti, un’area posta sulla strada e non sul marciapiede, riservata ai condomini di un determinato palazzo, per la consegna e il ritiro. Questa soluzione, poco invasiva e di facile realizzabilità, anche se non eliminerebbe in radice la possibilità di contenzioso, avrebbe l’indubbio pregio di non ingombrare i marciapiedi, con evidenti vantaggi per i cittadini, in particolare per le fasce più deboli della popolazione e – si permetta – anche per il pubblico decoro. Al momento tuttavia i cittadini vengono esposti al rischio di farsi del male e poi a essere oggetto di contenzioso da chi si è fatto male. Si richiede pertanto un suo intervento”.