Regionali in Calabria, Mammoliti (Pd): “Siamo arrivati all’appuntamento impreparati”

  • Postato il 14 ottobre 2025
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Regionali in Calabria, Mammoliti (Pd): “Siamo arrivati all’appuntamento impreparati”

L’ex consigliere regionale del Partito democratico, Raffaele Mammoliti, analizza il voto alle regionali in Calabria e striglia il centrosinistra ed


VIBO VALENTIA – Nonostante le 4.762 preferenze conquistate, Raffaele Mammoliti non è riuscito a riconquistare un seggio in consiglio regionale. L’esponente dem, reduce da un consenso personale di rilievo nel Vibonese, analizza con lucidità le ragioni della sconfitta del centrosinistra, indicando errori, limiti e prospettive per il futuro.

«Senza fare troppi giri di parole – afferma Mammoliti – abbiamo subito la terza sconfitta consecutiva in poco più di cinque anni. A mio avviso non ha funzionato affatto la scelta delle candidature dell’ultima ora. Già mesi fa, in una riunione con il segretario regionale Irto e il gruppo Pd, avevo espresso il timore di una possibile fine anticipata della legislatura. Chi fa politica deve saper leggere i processi, altrimenti farebbe meglio a occuparsi d’altro. Purtroppo ci siamo fatti trovare impreparati: dopo quattro anni di governo del centrodestra, il centrosinistra non può continuare a muoversi all’ultimo momento. Servono scelte democratiche, magari attraverso le primarie, e candidati condivisi dagli elettori calabresi».

Il dato personale di Mammoliti resta comunque consistente: «Ho migliorato il risultato nella provincia di Vibo e nel capoluogo. Ho registrato una lieve flessione a Catanzaro e un vero e proprio tracollo a Crotone, passando da 1.700 a 560 preferenze. Ringrazio comunque tutti coloro che mi hanno sostenuto e continuerò il mio impegno politico, anche consolidando l’esperienza positiva con +Europa».

Regionali in Calabria, Mammoliti rassicura: “L’elezione di Alecci non cambia gli assetti usciti dal congresso provinciale”

Nel Partito democratico l’unico eletto è stato l’ex sindaco di Soverato, Ernesto Alecci. Una vittoria che, secondo Mammoliti, non deve essere letta come un terremoto interno: «Gli assetti usciti dal congresso provinciale non possono essere messi in discussione da una competizione elettorale. Non credo nel partito degli eletti: la vera forza del Pd sta negli iscritti e nei militanti. È ora di completare i gruppi dirigenti e rendere il partito più plurale e inclusivo». Sul fronte interno, Mammoliti respinge anche le critiche legate alla scelta di schierare più big nello stesso collegio.

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«Tutte le candidature erano legittime. Abbiamo cercato di coinvolgere tutti in uno spirito collettivo, non individuale. Apprezzo lo sforzo di Tassone e Soriano in una situazione complicata». Quanto alla vittoria di Occhiuto, per il dem «chi governa parte sempre avvantaggiato: dispone di strumenti e narrazione. Noi non abbiamo fatto opposizione pregiudiziale, ma avanzato proposte su bonifiche, industria e lavoro. Forse non siamo riusciti a comunicare adeguatamente l’attività svolta, anche per la frammentazione interna. Un’alternativa credibile non si costruisce con comunicati stampa, ma con progetti su sanità, occupazione e sviluppo sostenibile».

Da dove ripartire? «Dai problemi reali delle persone, interpretando i bisogni e trasformandoli in azione politica concreta. Solo così si costruiscono le vittorie future». Sul piano personale, Mammoliti rivendica un lavoro svolto “con disciplina e onore”: «Non ho rimpianti. Forse avrei dovuto difendere meglio alcune posizioni rispetto alla disciplina di partito, ma rifarei tutto. Continuerò a dare il mio contributo da militante, con responsabilità e passione».

Sulla legge elettorale: “Vibonese penalizzato, serve ripristinare i collegi provinciali”

Uno sguardo infine alla rappresentanza vibonese, oggi drasticamente ridotta: «È vero, il Vibonese esce ridimensionato. Per questo ho presentato due proposte di legge: una per ripristinare i collegi provinciali, l’altra – firmata con Antonio Lo Schiavo – per introdurre il voto disgiunto, che oggi manca. Ma bisogna superare la logica provinciale: il collegio Catanzaro–Crotone–Vibo va interpretato in modo unitario. Lo stesso Vito Pitaro, eletto del Vibonese, ha ottenuto consensi importanti in tutte e tre le province».

E sull’amministrazione comunale di Vibo conclude: «Abbiamo votato per le regionali, non per le comunali: l’amministrazione Romeo va sostenuta senza se e senza ma».

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