Regionali, totocandidati, Tridico o Irto? Il centrosinistra ora accelera

  • Postato il 3 agosto 2025
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Regionali, totocandidati, Tridico o Irto? Il centrosinistra ora accelera

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Il centrosinistra calabrese accelera per scegliere un candidato per le regionali contro Occhiuto entro Ferragosto, con Tridico e Irto favoriti.


Il centrosinistra calabrese accelera. Tutti i piani che Pd e alleati avevano fatto poco più di una settimana fa a Lamezia – l’avvio del lavoro su una bozza programmatica e di una campagna di ascolto di movimenti, partiti e associazioni, con l’impegno a rivedersi a fine mese – sono saltati dopo l’annuncio delle dimissioni del presidente Occhiuto. E anche il mantra ‘prima il programma, poi il candidato’ è da ribaltare. L’obiettivo – o almeno l’auspicio, per alcuni – è di convergere sul nome di chi sfiderà Roberto Occhiuto in autunno entro Ferragosto. Non sarà semplice. La storia recente dice che il centrosinistra tende a trasformare in psicodramma la scelta dei candidati, ma non tutte le storie sono destinate a ripetersi.

REGIONALI, TOTOCANDIDATI: PER IL CENTROSINISTRA TRIDICO, IRTO E GLI ALTRI

Partiamo quindi dal totocandidati. Il ballottaggio reale, a dirla tutta, a questo punto sembra ristretto a due nomi. Pasquale Tridico, per il Movimento 5 Stelle, e Nicola Irto, per il Pd. Europarlamentare il primo, senatore e segretario regionale il secondo, sono considerati da più parti i profili adatti per questa sfida in quanto nomi e volti riconoscibili sul territorio. Altre candidature – dicono ambienti del centrosinistra – andrebbero costruite con un po’ più di tempo. Tempo che ormai non c’è più. D’altra parte però Tridico ha detto più volte di non essere interessato a candidarsi e Irto pure farebbe ancora resistenza. Tolti dal tavolo i loro nomi, nel totocandidature troviamo la deputata Vittoria Baldino, che sarebbe sponsorizzata dallo stesso Tridico. A quel punto, però, potrebbe essere avanzata anche l’ipotesi Anna Laura Orrico, che del Movimento è coordinatrice regionale.

Nelle scorse ore Orrico ha parlato delle dimissioni di Occhiuto come «dell’ennesimo colpo di teatro dettato dalla sua spregiudicatezza». «Niente pudore – ha proseguito – nessuna assunzione di responsabilità: ora, come un monarca, rivendica l’ennesima poltrona spettante per diritto. Ecco a voi l’autodenuncia di Occhiuto, o meglio, il suo manifesto programmatico: la sopravvivenza politica. Sappia che ci sono, invece, donne e uomini pronti a costruire un’alternativa mettendo al primo posto il bene comune». In casa Pd, chi già da tempo scalda i motori è il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà. E sempre parlando di sindaci da mesi si stanno cucendo addosso il profilo dell’anti Occhiuto i primi cittadini di Cosenza e Corigliano Rossano, Franz Caruso e Flavio Stasi.

LE RICHIESTE DEI TERRITORI

Che si converga o meno, comunque, sulla candidatura di un sindaco, dai dem cosentini arriva l’invito a non trascurare la loro voce. «Non possiamo fare a meno della voce dei sindaci – dice il neosegretario provinciale dem Matteo Lettieri –. Sono loro che ogni giorno affrontano i problemi reali delle comunità: la carenza di servizi sanitari, l’isolamento infrastrutturale, lo spopolamento delle aree interne. Spesso sono stati lasciati soli dalla Regione e hanno dovuto sopperire alle sue mancanze. Oggi devono essere protagonisti nella costruzione di una nuova proposta di governo». Altro monito arriva da Sinistra Italiana.

«Sarà compito del centro-sinistra calabrese trovare un programma e un candidato all’altezza della situazione, sapendo che i calabresi non accetteranno giochi di palazzo, beghe interne e figure ambigue rispetto agli sfaceli che abbiamo elencato. Serve una scossa – dice Iolanda Magliari, segretaria provinciale federazione Sinistra Italiana – Serve un’alternativa credibile che guardi ai territori e alle aree interne». La coalizione su questi temi avrà modo di confrontarsi presto. Già in settimana è previsto un nuovo tavolo, stavolta non limitato solo a Pd, M5s e Avs, ma allargato a tutti i partiti e ai movimenti del fronte progressista.

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