“Ritrovata morta madre di due figli nel fiume Niagara. Ancora disperso il compagno ma non ci sono speranze di ritrovarlo vivo”: il drammatico incidente nello stato di New York

Un drammatico incidente e due vittime nel fiume Niagara, nello stato di New York. È la serata di mercoledì 23 luglio quando un’imbarcazione con a bordo una coppia si è schianta contro un pilone di cemento. Due giorni dopo è stato ritrovato il cadavere della donna, mentre si cerca quello del compagno.

A perdere la vita è stata Natalie Marie Sansivero. La donna aveva quarantasei anni e due figli, di ventuno e dodici anni. Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto lo scorso 25 luglio, due giorni dopo l’incidente. “Tutti sanno che stiamo cercando una vittima di sesso maschile. Stiamo solo effettuando ricerche costiere sopra e sotto il fiume Niagara”, ha raccontato l’agente James O’Callaghan, addetto alle informazioni pubbliche della Polizia dello Stato di New York, a People. Si lavora per recuperare anche il corpo del compagno, Jerome Williams. La Polizia è certa di non ritrovarlo vivo, visto il violento schianto e i tanti giorni trascorsi dall’incidente. L’uomo ha sessantasei anni ed è un importante uomo d’affari di Buffalo.

Le dinamiche dell’incidente

“Riteniamo che il signor Williams, che stava guidando l’imbarcazione, abbia colpito il pilastro di cemento che ha causato danni catastrofici alla sua imbarcazione. Sia lui che la vittima sono stati sbalzati fuori, sono finiti in acqua e non sono più riemersi, secondo i testimoni oculari”, ha aggiunto O’Callaghan.

L’incidente sarebbe avuto con molti testimoni presenti. Una grossa imbarcazione, infatti, stava attraversando il fiume quando la barca guidata da Jerome William si sarebbe schiantata contro il pilone di cemento. I primi soccorsi sono stati vani. Secondo la Polizia, il sessantaseienne era solito navigare in quelle acque, quindi si sta indagando su cosa non abbia funzionato quella notte. “Dobbiamo stare molto attenti. Non possiamo inviare sommozzatori in quella zona. Gran parte del lavoro consiste in pattugliamenti in barca, rilevamenti di profondità con sonar e cose del genere. Abbiamo utilizzato anche elicotteri e diversi droni”, ha concluso O’Callaghan.

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