Ritrovate antiche tombe in Kirghizistan: svelato un segreto della Via della Seta
- Postato il 14 agosto 2025
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- Di SiViaggia.it
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Il nome “Via della Seta” fa subito pensare a Marco Polo ed evoca immagini di carovane di cammelli che si estendono all’infinito da Pechino a Baghdad, fino alla Laguna di Venezia. Immaginate, quindi, come possano essersi sentiti gli archeologi che, durante una campagna di scavi, hanno rinvenuto delle tombe in grado di svelare nuovi segreti sulla rotta commerciale più famosa e affascinante di tutti i tempi.
Gli scavi, facenti parte di un progetto congiunto tra l’Istituto di Storia, Archeologia ed Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze della Repubblica Kirghisa e l’Università Statale di Batken, hanno portato alla luce delle tombe risalenti a circa 2000 anni fa. Siamo nel villaggio di Kyzyl-Koshun-1, situato nel distretto di Batken, nel sud del Kirghizistan, in un momento storico che sta aprendo un nuovo capitolo nella comprensione della ricca storia della Via della Seta e delle antiche civiltà che un tempo prosperavano nella regione.
La scoperta delle tombe antiche di 2000 anni
Nonostante la sua importanza strategica lungo le antiche rotte commerciali della Via della Seta, la regione di Batken, situata in Kirghizistan, vicino ai confini con il Tagikistan e l’Uzbekistan, non veniva esplorata dagli anni ’50. Per fortuna, un team di ricercatori locali ed esperti internazionali, inclusi specialisti della Repubblica Ceca, nel 2023 hanno ricominciato a indagare uno dei siti archeologici più importanti della zona.
Quello che hanno scoperto è davvero incredibile: durante la prima campagna di scavi, svolta tramite indagini aeree con droni e attraverso la creazione di mappe dettagliate del sito, hanno identificato numerosi tumuli funerari. Con questi presupposti, nel 2024 i ricercatori hanno catalogato 119 tumuli e hanno avviato scavi su vasta scala. I lavori sono continuati attivamente anche nel 2025, portando alla luce tombe di 2000 anni fa.
Si ritiene che i resti rinvenuti appartengano ad antiche comunità nomadi che un tempo attraversavano la Valle di Fergana e le zone montuose circostanti. Gli archeologi suggeriscono che il sito potrebbe essere stato parte di un insediamento più grande o di un’area rituale, fungendo sia da luogo di sepoltura che da luogo di importanza culturale.
Insieme ai resti scheletrici, gli archeologi hanno riportato alla luce numerosi manufatti, tra cui frammenti di ceramica, strumenti in metallo e ornamenti decorativi.
Perché si tratta di una scoperta importante
Questi reperti offrono indizi preziosi sulla vita quotidiana, le connessioni commerciali e le pratiche spirituali degli antichi abitanti della regione, dipingendo un quadro più chiaro della cultura che prosperava a Batken oltre due millenni fa. Gli esperti, infatti, ritengono che questi ritrovamenti faranno luce non solo sulla storia di Batken, ma anche sulla narrazione più ampia dell’antico passato del Kirghizistan. Questo perché la regione è stata a lungo un crocevia di civiltà, con rotte commerciali e scambi culturali che collegavano l’Asia centrale alla Cina, alla Persia e oltre.
Studiando queste antiche sepolture, i ricercatori sperano di comprendere meglio i modelli di migrazione, i costumi funerari e le dinamiche socio-politiche delle prime società dell’Asia centrale. Tali scoperte potrebbero anche rivelare connessioni tra la regione di Batken e altri siti archeologici lungo la Via della Seta.
Una scoperta che può essere ammirata da tutti perché i visitatori sono incoraggiati a osservare il processo archeologico, favorendo il coinvolgimento della comunità e sensibilizzando sull’eredità storica della regione.