Saldi estivi, si parte tra sconti e perplessità. Torna la sosta gratuita: ecco dove
- Postato il 5 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Partono oggi, sabato 5 luglio, in Liguria come in praticamente tutto il Paese i saldi estivi 2025. Un appuntamento atteso per tantissimi consumatori, ma che non lascia soddisfatti fino in fondo i commercianti, divisi tra opportunità e visione di lungo periodo.
Quest’anno, per l’acquisto di capi scontati ai saldi, ogni famiglia spenderà in media 203 euro – pari a 92 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,3 miliardi di euro su base nazionale. Queste le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio che ricorda la partenza, sabato 5 luglio, dei saldi estivi in tutta Italia ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano (16 luglio). Per il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, “nonostante le difficoltà legate alla situazione internazionale, l’arrivo di 19 milioni di turisti stranieri negli aeroporti italiani offre segnali di speranza”.
Secondo i dati Ipsos, sono circa 600 mila i Liguri pronti a fare acquisti durante questo periodo. Secondo l’indagine, il 62% degli italiani ha deciso di approfittare degli sconti. La percentuale cresce tra le donne e tra chi vive al Sud, entrambi 67%. Un ulteriore 32% si riserva di decidere in base alla qualità delle offerte: una fetta non trascurabile che conferma come la leva promozionale sia decisiva, ma non automatica. Pochissimi dichiarano apertamente che non faranno acquisti (3%).
Il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona, che scende a 136 euro per chi non lavora. La fascia di spesa più comune è però quella attorno ai 100 euro, scelta da un intervistato su quattro. Ma non manca chi punta più in alto: il 16% prevede di spendere 200 euro, mentre una minoranza (circa il 7%) arriva o supera i 300 euro. Sul piano territoriale, si spende di più al Nord (241 euro) e meno nelle regioni del Sud e delle isole (196 euro). Le regine dei saldi sono le calzature: oltre la metà dei consumatori che hanno già deciso cosa acquistare (53%) metterà ai piedi sandali, sneakers, zeppe o mocassini. Subito dopo compaiono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni, gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota rilevante, mentre costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%) segnalano la voglia di vacanze.
Le perplessità dei commercianti
“La data di inizio dei saldi continua ad essere troppo anticipata e a strangolare l’attività dei negozi al dettaglio che, invece, avrebbero bisogno di una stagione ben più lunga per ottenere i margini necessari a stare sul mercato continuando ad offrire dei prodotti di qualità e un servizio di eccellenza ai propri clienti. Detto questo – commenta Francesca Recine, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Fismo Confesercenti – volendo cercare un aspetto positivo possiamo dire che il gran caldo, arrivato quest’anno così presto e in forma così intensa, ha già proiettato la stagione nel vivo e consumatori e turisti troveranno fin dall’inizio nei nostri negozi un grande assortimento tra cui scegliere”.
“Tuttavia – riprende la presidente Fismo – resta l’amara considerazione che saldi così precoci non sono altro che un enorme favore fatto alla grande distribuzione e alle case del fast fashion, tutto il contrario della qualità e del presidio, anche sociale, garantiti dai negozi di vicinato. In questo mare di scorrettezze fatto di pre-saldi e promozioni irregolari, noi dettaglianti scegliamo consapevolmente ed eticamente di nuotare controcorrente, pur con tutte le difficoltà del caso, provando a mettere ordine laddove il quadro normativo è invece carente”.
“La sregolatezza disorienta e confonde il cliente finale, noi invece – spiega ancora Recine – teniamo la barra dritta autoregolamentandoci: la merce in saldo deve essere sempre quella della stagione in corso e non quella delle collezioni continuative. Non svendiamo la merce tutto l’anno, perché abbiamo produzioni regolari in un comparto che assicura qualità e sostenibilità a tutta la filiera, perfettamente tracciabile dal produttore al rivenditore. Anche in questo senso, riportare i saldi a fine stagione sarebbe un gesto di grande correttezza e trasparenza nei confronti di tutti i consumatori”.
La sosta gratuita
Per incentivare gli acquisti il Comune di Genova ha rinnovato anche quest’anno la possibilità di parcheggiare gratis nelle Blu Area e nelle Isole azzurre. Il provvedimento è valido sabato 5 e sabato 12 luglio. Sono esclusi dal provvedimento i parcheggi in prossimità del lungomare e degli stabilimenti, e dunque:
Corso Italia
Via Piave
Viale Nazario Sauro;
Via Renato Martorelli;
Via Renzo Righetti;
Via Giovanni Bovio;
Via Don Giovanni Minzoni;
Via Mario Galli;
Via Tommaso Campanella;
Via Giordano Bruno;
Via del Tritone.
“Anche per il 2025, di concerto tra i nostri assessorati e preso atto delle necessità delle associazioni di categoria – dicono gli assessori al Commercio Tiziana Beghin e alla Mobilità Sostenibile e Genova Parcheggi SPA Emilio Robotti – abbiamo deciso di riproporre la gratuità delle aree di sosta nelle zone dello shopping. Una decisione, questa, che quest’anno ci sembra un atto dovuto per favorire e incoraggiare genovesi e turisti a effettuare i propri acquisti presso gli esercenti cittadini, garantendo loro una politica tariffaria che consenta di poter effettuare i propri acquisti con serenità e senza gravare ulteriormente sulle finanze familiari”.
“Un provvedimento che va in continuità con quanto stabilito fin dal 2015 e per il quale ringraziamo la nuova giunta, a cui rinnoviamo la piena disponibilità dell’associazione a collaborare nell’individuazione di nuove e ulteriori misure da intraprendere, in futuro, al fine di incentivare l’afflusso di cittadini e turisti ai negozi di vicinato”, è stato il commento di Francesca Recine, presidente Fismo Confesercenti Genova