Sanità in Basilicata, deficit in calo, controtendenza Asm

  • Postato il 5 maggio 2025
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Sanità in Basilicata, deficit in calo, controtendenza Asm

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Sanità in Basilicata: approvati i bilanci della sanità lucana, scende il deficit con un “buco” di 36milioni contro i 50 del 2023, in controtendenza l’Asm di Matera


POTENZA – Scende in un anno da 50 a 36 milioni di euro il disavanzo della sanità lucana alle prese con gli strascichi della pandemia, gli aumenti provocati dalla guerra in Ucraina e non solo. Più ancora di quanto preventivato dalla Regione che aveva già stanziato coperture per 41 milioni.
È quanto emerge dai bilanci consuntivi della gestione 2024 che sono stati approvati nei giorni scorsi dalle aziende sanitarie di Potenza e Matera, Asp e Asp, dall’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, e dal Centro di riferimento oncologico della Basilicata (Crob).

Il grosso del “buco”, ancora una volta, è rappresentato dall’Asp, che ha chiuso i conti 2024 con un deficit di 19.513.664 euro. Seguono i 16.984.026 euro dell’Asm, mentre Crob e San Carlo hanno chiuso sostanzialmente in pareggio, con un utile, rispettivamente, di 490.953 e 92.699 euro.
Significativo il raffronto con l’anno scorso, al netto del Crob di Rionero che aveva fatto segnare un utile già sul precedente consuntivo. Con un sensibile miglioramento dei conti di Asp e San Carlo, e un dato in controtendenza dell’Asm. Un raffronto ancor più significativo in considerazione dell’aumento generalizzato dei trasferimenti dal fondo sanitario regionale che ha “pompato” le cifre indicate sotto la voce “valore della produzione”.

SANITÀ IN BASILICATA, LA RIDUZIONE DEL DEFICIT

L’Azienda ospedaliera regionale, infatti, aveva chiuso il precedente consuntivo di bilancio con un deficit di 6.179.885 euro su 328 milioni di euro di valore della produzione erogata, saliti a 349 milioni nel 2024.
L’Asp, invece, ha ridotto di circa 9 milioni il proprio disavanzo che a fine 2023 era di 28.828.247 euro su 740.752.299 euro di prestazioni sanitarie erogate. Nonostante il calo di queste ultime fino a quota 714.360.787 euro.
Sorprende non poco, quindi, l’incremento da 12.767.684 a 16.984.026 euro del disavanzo dell’Asm, a fronte di un valore della produzione in aumento da 415.460.474 a 430.664.856 euro.

Sugli albi pretori di San Carlo, Asm e Crob non risultano ancora pubblicate le relazioni sulla gestione che dovrebbero accompagnare i bilanci appena approvati.
Nei prossimi giorni, ad ogni modo, le carte dovrebbero arrivare, incluse le relazioni mancanti, al vaglio del Consiglio regionale per l’approvazione finale.
Per farsi un’idea delle dinamiche che hanno portato a questi risultati, ad ogni modo, si può consultare l’unica relazione sulla gestione disponibile, che è quella dell’Asp.

Al suo interno si segnala, in particolare, un «incremento dei costi della mobilità passiva intraregionale pari a circa 8 milioni di euro» che testimonia un aumento importante dell’attività degli ospedali gestiti dal San Carlo (Potenza, Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro) e di quelli riconducibili all’Asm (Matera e Policoro).
Nella relazione Asp si parla anche di «un incremento del costo di approvvigionamento dei vaccini dovuto in massima parte alla campagna antiinfluenzale», e di un «aumento dei costi per i servizi sanitari (…) determinato principalmente dalla spesa farmaceutica convenzionata».

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