Scioglimento per mafia del Comune di Stefanaconi, ricorso al Consiglio di Stato

  • Postato il 15 luglio 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Scioglimento per mafia del Comune di Stefanaconi, ricorso al Consiglio di Stato

Share

Ricorso contro lo scioglimento per mafia del Comune di Stefanaconi, gli ex amministratori ricorrono al Consiglio di Stato conferendo mandato all’Avvocato Oreste Morcavallo per impugnare la sentenza del Tar Lazio: «Decisione ingiusta, violati i principi dello Stato di diritto»


STEFANACONI – Gli ex amministratori del Comune di Stefanaconi annunciano battaglia legale contro la sentenza del Tar del Lazio che ha confermato il decreto di scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale. A difendere la loro posizione sarà l’avvocato Oreste Morcavallo, cui è stato conferito mandato per la presentazione del ricorso al Consiglio di Stato, massimo organo della giustizia amministrativa.

STEFANACONI, RICORSO CONTRO LO SCIOGLIMENTO: “DAL TAR SENTENZA INGIUSTA”

“Una scelta maturata – affermano gli ex amministratori con in testa l’ex sindaco Salvatore Solano – nella ferma convinzione che la sentenza di primo grado presenti gravi profili di illegittimità, tanto sul piano procedurale quanto nel merito. In particolare, i ricorrenti denunciano il mancato esame di una questione preliminare e assorbente, riguardante la violazione dell’art. 143, comma 9 del TUEL, norma che garantisce il diritto al contraddittorio nei procedimenti di scioglimento degli enti locali”.

Insomma, secondo gli ex amministratori, il Tar non avrebbe adeguatamente valutato la documentazione depositata né le relazioni ufficiali del procedimento, limitandosi ad un’analisi ritenuta “apodittica” e “unilaterale”, volta a rafforzare retroattivamente il provvedimento prefettizio. «Non è accettabile che una misura così estrema come lo scioglimento sia confermata senza un’effettiva verifica giurisdizionale in quanto si è ignorata la natura effettiva degli atti amministrativi e delle ispezioni prefettizie», affermano.

Il punto più critico, secondo i ricorrenti, riguarda la presunta assenza di condizionamenti mafiosi nell’attività amministrativa, come già rilevato dalla stessa Commissione di accesso. Un dato, sottolineano, in netta contraddizione con le conclusioni della relazione prefettizia che ha invece motivato lo scioglimento.

LA SENTENZA È UNA FERITA ALLO STATO DI DIRITTO E ALLA DEMOCRAZIA

Gli ex amministratori parlano di una «ferita profonda al principio di legalità e alla democrazia locale», ricordando come l’amministrazione sciolta avesse intrapreso un percorso di rilancio e trasparenza che aveva riportato fiducia e progettualità nella comunità. «Tutte le conquiste ottenute in questi anni cancellate da una decisione che ha distorto i fatti, danneggiando irrimediabilmente la credibilità del Comune e la dignità delle persone che vi hanno operato».

Salvatore Solano

Gli ex rappresentanti istituzionali di Stefanaconi confidano ora nel giudizio del Consiglio di Stato, «perché solo in un esame equilibrato, imparziale e fondato sui principi costituzionali potrà essere ristabilita la verità, e con essa la giustizia».

«STEFANACONI MERITA VERITÀ, RISPETTO E FUTURO»

Con un richiamo accorato ai valori democratici e costituzionali, i ricorrenti concludono riaffermando la propria estraneità a qualunque condizionamento, rivendicando la correttezza dell’operato amministrativo. «Non intendiamo difendere solo le nostre persone – affermano – ma l’integrità delle istituzioni democratiche, che non possono essere sacrificate a logiche estranee alla giustizia e alla trasparenza. Stefanaconi merita verità, rispetto e futuro». Il ricorso al Cds è ora atteso nei prossimi giorni. Sarà questo l’ultimo atto in una vicenda che ha segnato duramente la storia recente del piccolo centro vibonese.

Share

Il Quotidiano del Sud.
Scioglimento per mafia del Comune di Stefanaconi, ricorso al Consiglio di Stato

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti