Scontrino con sovrapprezzo, è la moda del momento: attenzione, così ti fregano in vacanza

  • Postato il 31 luglio 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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Quando lo scontrino può presentare un sovrapprezzo e perché avviene? È possibile prendere una fregatura: come accorgersene?

Una semplice colazione in una pasticceria di Piazza Grande a Oderzo (Treviso) è diventata il fulcro di un acceso dibattito pubblico dopo la segnalazione di un sovrapprezzo di 10 centesimi applicato per il taglio a metà di un cornetto artigianale. Il caso, che ha suscitato reazioni contrastanti sui social media e nelle recensioni online, riaccende il confronto sulle pratiche commerciali relative ai servizi aggiuntivi nei locali pubblici.

Sovrapprezzo per il taglio del cornetto: la vicenda che ha scatenato la polemica

Durante una colazione in compagnia della madre, una cliente si è vista addebitare una voce extra sullo scontrino, indicata come “più a metà” con un costo di 10 centesimi accanto alla “brioche vuota”. Il fatto, riportato dal Corriere della Sera, ha sollevato un dibattito sull’opportunità di far pagare un supplemento per un’operazione apparentemente semplice come il taglio di un cornetto.

La clientela si è divisa tra chi ha parlato di “speculazione commerciale” e chi ha sostenuto il diritto del commerciante di applicare un costo aggiuntivo per un servizio extra, soprattutto se comporta maggiori attenzioni e materiali di consumo, come piattini e tovaglioli supplementari.

sovrapprezzo inaspettato
Il sovrapprezzo per il taglio del cornetto – blitzquotidiano.it

Il titolare della pasticceria Audrey, Massimiliano Viotto, ha risposto alle critiche sottolineando che il sovrapprezzo è chiaramente indicato nel listino esposto all’interno del locale. Introdotto nel luglio 2025, il supplemento si applica esclusivamente quando il cliente richiede espressamente il taglio del cornetto, generalmente per farcirlo.

«Non si tratta di una truffa o di una sorpresa – ha spiegato Viotto – ma di un’operazione che richiede tempo, attenzione e risorse aggiuntive, come l’uso di piattini e tovaglioli supplementari, oltre alla necessità di farcire entrambe le metà». Il titolare ha inoltre evidenziato che la trasparenza è garantita dalla comunicazione preventiva e dalla presenza del cartello informativo.

Nonostante le numerose recensioni negative, alcune anche ingiuriose, che hanno fatto scendere la media del locale su Google da 4,5 a 3,5 stelle, Viotto si è detto fiducioso nel recuperare la reputazione con il tempo e l’impegno, ribadendo con decisione che il supplemento non sarà eliminato. Con una punta di sarcasmo, il proprietario ha infine osservato: «Il caffè al banco da Audrey Pâtisserie costa dieci centesimi in meno rispetto al servizio al tavolo, chissà se ne parlerà mai».

Contestualizzazione e riflessioni sul tema dei sovrapprezzi nei locali pubblici

Il caso della brioche tagliata a metà non è isolato. In Italia si sono registrati in passato episodi analoghi, come i sovrapprezzi per il taglio di torte o pizze nei ristoranti, che hanno alimentato un dibattito più ampio su trasparenza dei prezzi e correttezza nei confronti del cliente.

La questione si inserisce in un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti e sensibili ai dettagli dei servizi offerti, soprattutto quando si tratta di spese extra che possono apparire ingiustificate. La vicenda di Oderzo evidenzia come la comunicazione chiara e anticipata sia un elemento imprescindibile per evitare fraintendimenti e garantire un rapporto di fiducia tra esercente e cliente.

Il caso del sovrapprezzo per il taglio del cornetto, seppur piccolo nel valore economico, assume quindi una rilevanza simbolica in un’epoca in cui i consumatori chiedono trasparenza e rispetto, ma allo stesso tempo riconoscono l’importanza di valorizzare il lavoro e le competenze degli operatori del settore.

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Autore
Blitz

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