Scuola, concorso da rifare per 193 insegnanti: la Commissione ha usato la tabella di valutazione sbagliata
- Postato il 31 luglio 2025
- Scuola
- Di Il Fatto Quotidiano
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Gli insegnanti (193) delle Marche che hanno svolto la prova del concorso Pnrr2 indetto per infanzia e primaria dovranno rifare l’orale per un “vizio” della Commissione nella valutazione. L’ufficio scolastico regionale, presieduto da Antonella D’Amico, ha sospeso, con un comunicato ufficiale, la validità della graduatoria pubblicata. Una tegola che è caduta sulla testa dei 193 docenti che ora dovranno attendere la nuova data per tornare davanti alla Commissione.
L’errore della Commissione: tabella di valutazione sbagliata – Gli uffici periferici del ministero non hanno spiegato nero su bianco quale sia stato lo sbaglio ma secondo le voci raccolte tra i maestri e dal segretario regionale della Flc Cgil Antonio Renga, sarebbero state usate le tabelle di valutazione dell’orale per l’infanzia alla primaria senza che nessuno se ne accorgesse. La conferma arriva da Antonella D’Amico che al nostro giornale spiega: “Questo errore non poteva essere sanato: è stata effettivamente adoperata una tabella che apparteneva ad un altro concorso. Per tutelare tutti i concorrenti abbiamo preferito intervenire ora per richiamare tutti entro il 15 settembre ed essere pronti per l’inizio delle lezioni. Abbiamo nominato già una nuova commissione che da lunedì sarà al lavoro per le convocazioni”. L’Ufficio scolastico regionale sta valutando anche eventuali provvedimenti nei confronti di chi ha compiuto lo sbaglio.
Uil: “Troppa fretta e bassi compensi nelle commissioni giudicatrici” – A commentare per “Il Fatto Quotidiano.it” quanto è accaduto è il segretario nazionale della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile che spiega: “Anche quest’anno le procedure di immissione in ruolo dei docenti si stanno svolgendo all’insegna dell’urgenza e dell’approssimazione, con gravi ricadute non solo sui lavoratori ma anche sul corretto funzionamento del sistema scolastico. Non sorprende, quindi, che si stiano verificando errori anche gravi come nelle Marche. È inaccettabile che le conseguenze ricadano su chi ha partecipato alle procedure con serietà e correttezza”. D’Aprile non si ferma qui ma aggiunge: “Le commissioni giudicatrici, lo ribadiamo da tempo, sono spesso composte da personale non esonerato dal servizio, sottoposto a forte pressione e con compensi del tutto inadeguati. Operare in queste condizioni, e per di più in tempi strettissimi, rende quasi inevitabili le criticità. A peggiorare la situazione c’è poi l’assurda normativa che esclude dalle nomine a tempo determinato chi ha accettato una sede per un’immissione in ruolo poi rivelatasi errata. Si tratta di una doppia penalizzazione: questi lavoratori rischiano di restare senza ruolo e senza alcuna possibilità di accedere alle supplenze. Un paradosso”.
Il segretario ha anche una proposta: “Lo diciamo da tempo, serve una svolta vera nella gestione del reclutamento. Le procedure devono essere ponderate, rispettose dei tempi tecnici e, soprattutto, delle persone. Il personale della scuola merita rispetto, non un trattamento approssimativo e dannoso”.
Il parere del ministero – L’Ufficio scolastico regionale delle Marche, intanto, contattato dal nostro giornale, non ha risposto. Ad oggi si sa solo – in via ufficiale – che dopo aver ricevuto segnalazioni il 25 luglio scorso in merito alla regolarità formale della procedura di valutazione della prova orale del concorso scuola primaria ha trasmesso il tutto a Roma chiedendo un parere tecnico in merito ai provvedimenti in autotutela da adottare. Ritenuto “non sanabile in via amministrativa l’errore materiale in cui è incorsa la Commissione” viale Trastevere è giunta a decidere l’annullamento della prova.
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