Scuola, Monsignor Marino ai giovani: “Non scoraggiatevi, studiate e trasformate le cose”

  • Postato il 11 settembre 2025
  • Altre News
  • Di Il Vostro Giornale
  • 2 Visualizzazioni
Calogero Marino

Savona. “Care ragazze, cari ragazzi, la prima parte di questo nuovo anno scolastico è inserita in un tempo davvero speciale, il Giubileo del 2025, che ha come tema ‘Pellegrini di speranza’. Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le indimenticabili giornate del Giubileo dei giovani tenutesi ad inizio del mese di agosto, durante le quali, insieme con papa Leone, abbiamo riflettuto sul grande tema della speranza”. Inizia così il messaggio del vescovo di Savona-Noli Calogero Marino alle studentesse e agli studenti in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico 2025 – 2026.

“Essere ‘pellegrini di speranza’ significa non smettere mai di credere che il bene è possibile – scrive – che ogni ostacolo è una tappa della crescita, che commettere errori non è un fallimento ma può diventare un’occasione eccezionale di apprendimento, che il futuro, anche se incerto, è degno di essere atteso e preparato, che la pace, così tanto desiderata, sarà di certo l’ultima parola, pur tra le tante lacerazioni, le enormi ingiustizie dei conflitti e delle guerre e il conseguente e vergognoso disprezzo per gli esseri umani”.

“‘La speranza non delude’ (Rom. 5, 5). Sono le prime parole della bolla di indizione del Giubileo tratte dalla lettera di san Paolo ai cristiani di Roma – aggiunge monsignor Marino – Le faccio mie e ve le affido come filo conduttore di tutto l’anno scolastico per raccomandarvi di non lasciarvi scoraggiare da chi afferma che non vale la pena prepararsi e studiare per trasformare le cose, perché intanto ‘non cambierà mai nulla'”.

“Custodite dentro di voi il messaggio che il Giubileo ci invita a riscoprire: non una speranza vaga ma radicata nella fiducia che è possibile costruire un mondo più giusto e più umano – prosegue il presule – Siate un segno incisivo e riconoscibile di vitalità e di coraggio, perché se siete inquieti, siete vivi!. La speranza è rivoluzionaria ed è più forte se sappiamo camminare insieme, perché ognuno di noi è pellegrino assetato di speranza, anche quando tutto sembra remare contro. Sapersi ascoltare vicendevolmente in un clima di amicizia permette, anche tra i banchi di scuola, di fare grandi cose. L’indifferenza, l’apatia e la solitudine sono, invece, tarli che rovinano la vita di tante persone e la rendono arida ed insensibile”.

“Vi auguro di vivere questo nuovo anno come un tratto importante del vostro cammino personale – auspica monsignor Marino – Non abbiate paura di coltivare ideali grandi; abbiate, invece, il coraggio delle scelte difficili ed impegnative ma degne dell’uomo. Il rischio che spesso corriamo è quello di accontentarci di sopravvivere e di trascinarci qua e là senza meta. Nella crisi del nostro tempo, che ci è spesso presentata come ineluttabile e senza apparenti possibilità di salvezza, vivete da protagonisti del vostro presente, affrontandolo con gesti e parole di attenzione e di compassione nei confronti di tutti. Imparate che il segreto della gioia è farsi ‘prossimo'”.

“Ogni giorno fate passi avanti nella conoscenza, nella crescita personale, nella ricerca del senso della vita: la scuola è luogo di formazione ma soprattutto irripetibile occasione di incontro e di condivisione – afferma il vescovo diocesano – Aspirate a cose grandi nello studio e nella sensibilità verso tutti. Invio allora a voi, alle vostre famiglie, ai vostri insegnanti e dirigenti scolastici, al personale delle vostre scuole il mio augurio più sincero per il nuovo anno scolastico, durante il quale avrete modo di verificare che ogni tempo determinante e significativo della vita non può che essere fatto di relazioni intense, di sogni, di importanti interrogativi su noi stessi, di tensione verso la felicità e la bellezza, anche quando vivere appare faticoso, difficile e contraddittorio e quando gli altri si mostrano non sempre all’altezza delle nostre aspettative”.

“La scuola è parte integrante di quello che siete e di come siete – conclude monsignor Marino – è il vostro oggi e contemporaneamente la palestra delle vostre attese. In essa vi mettete in gioco, chiedete conferme su aspetti della vostra personalità e vi affidate a chi sperate vi sappia ascoltare, capire ed aiutare. Buon anno scolastico, dunque, in attesa di incontrarci.”

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti