Serre di marijuana e mezzo chilo d’erba nel castello di famiglia: ai domiciliari Andrea Odescalchi, l’erede della storica casata romana

Non è la prima volta che il suo nome finisce nelle cronache per questioni legate agli stupefacenti. Andrea Odescalchi, 43 anni, appartenente alla storica famiglia principesca romana, è stato arrestato lo scorso 14 aprile dai Carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il rampollo aveva allestito una piccola coltivazione di marijuana e deteneva altra droga già pronta all’uso all’interno del suggestivo castello di Santa Marinella, di proprietà dello zio e spesso utilizzato come location per cerimonie e matrimoni.

L’operazione dei militari è scattata in seguito a un normale controllo. Odescalchi è stato fermato mentre stava fumando marijuana. Questo ha fatto scattare ulteriori accertamenti e le successive perquisizioni che hanno interessato sia la sua abitazione che il giardino del castello. All’interno della proprietà, i Carabinieri hanno scoperto la piantagione illecita: 23 piante di cannabis, di altezza variabile tra i 40 e i 165 centimetri. Una parte delle piante cresceva mimetizzata nella vegetazione del parco, mentre diversi vasetti erano coltivati con cura all’interno di due serre. Oltre alle piante, i militari hanno rinvenuto anche mezzo chilo di marijuana già essiccata e pronta per essere consumata o, secondo l’accusa, ceduta.

Per Andrea Odescalchi non si tratta di un episodio isolato. Già nel 2016, infatti, era stato coinvolto in una vicenda analoga: in quel caso, nel suo giardino (presumibilmente un’altra proprietà o una porzione diversa) erano state trovate 35 piantine di cannabis, una coltivazione quindi più estesa di quella attuale. Arrestato in flagranza di reato, il fermo del 43enne è stato convalidato in direttissima. Il giudice, al termine dell’udienza, ha disposto nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.

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