Sicilia. Finale si veste a festa
- Postato il 6 agosto 2025
- Mostre
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Nuove giare variopinte
abbelliscono angoli di Pollina
e Finale nel Palermitano, al
confine con la Provincia di
Messina. Decoro, semplicità e
bellezza risplendono intorno.
Ricordi di vita passata si
mescolano con squarci locali
che invitano a un sorriso e a
sogni di vita futura.
Da adesso otto nuovi pannelli
del Prof. Giacomo Di Marco,
raffiguranti il Teatro Pietra
Rosa di Pollina, la Torre del
Marchese di Finale, la vita di
pescatori e contadini, il mare
stupendo, che sembra cullarsi
tra le sue onde, la Manna…
illuminano ed animano il
Largo della Contemplazione,
davanti la “Pizzeria Casolare”.
Tutto sembra invitare residenti
e turisti a specchiarsi in quel
limpido mare sottostante, che
in questa stagione appare
sempre più aperto a nuove
imprese ed opportunità per
questa miniera d’oro che ogni
giorno ci avvolge
inconsapevolmente.
Riecheggiano dal mare alle
montagne le parole:
“Dell’aurora tu sorgi più
bella…”, intonate dalla voce
robusta di Don Alessio, Pastore
e Guida della nostra comunità.
Strade, bar e Chiesa si
riempiono di volti, idiomi e
nazionalità diverse: tedesco,
francese, inglese, italiano o per
dirla con gli “Atti degli
Apostoli” dei primi cristiani:
di Parti, Medi, Abitanti della
Mesopotamia, Cretesi,
Arabi…
Dal loro chiacchiericcio pare
che nasca “una nuova
prateria”, formata “da un
trifoglio, un’ape e un sogno”,
come Emily Dickinson scrisse.
Gente comune, seguendo il
racconto di Giacomo Di
Marco nei suoi otto pannelli,
bisbiglia a voce bassa, quasi
restia a comunicare la propria
vena artistica: “Belli e
luminosi”, “Ottima
prospettiva”. In tanti avanzano
giudizi più profondi:
“Moderne le sagome degli
edifici che si elevano sulla
cima di Pollina”, “Stupendo il
rosso di Conca d’Oro che
irrompe dalle viscere della
terra”, “Gli uliveti della
campagna sembrano puntini
che si snodano sul prato come
in un quadro moderno”.
Insomma, “a thing of beauty is
a joy for ever”. “Una cosa
bella è un Tesoro per la vita,
come diceva il poeta
romantico inglese John Keats.
Giacomo Di Marco ci ha detto
di più sull’uso della nuova
tecnica usata. “Il pannello di
pietra lavica, ben preparato e
levigato, si dipinge
direttamente con smalto
ceramico; poi si lascia
asciugare per circa 12 ore;
infine si inserisce nel forno per
ottenere la corretta fusione tra
pietra lavica e smalto, alla
temperatura di circa Mille
gradi centigradi.

E alla domanda: “Cosa ha
voluto esprimere nella
sequenza dei suoi pannelli”?,
ha risposto:
La riproduzione di alcuni miei
dipinti, raffiguranti il
territorio di Pollina e Finale in
pietra lavica, è stata una
grande emozione.
La stessa emozione che in tanti
sentono senza trovare le parole
per esprimerla.
Il Sindaco, Dott. Piero
Musotto ha creduto nel
progetto e si è impegnato,
attraverso l’Azienda di
ceramica di Antonio
Fratantoni, alla sua
realizzazione.
Il luogo scelto per la sua
collocazione è stato il Largo di
Via Lungomare Marco Polo
dove la Ditta di Piero
Cannella ha provveduto
all’istallazione.
I lavori rimarranno
permanentemente esposti in
questa terrazza sul mare, nella
speranza che ogni cittadino
residente o legato
affettivamente al nostro
territorio, possa ammirare la
bellezza pittorica dei nostri
paesaggi del territorio di
Pollina.
Al Sindaco Pietro Musotto e
alla sua Amministrazione un
sentito “Grazie” per aver
ingentilito Finale, vestito a
festa nella ricorrenza annuale
che proclama la Madonna
della Lettera sua Santa
Patrona.
Enzo Farinella
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