“Silvio Berlusconi mi corteggiava, come uno stro**o gli dissi di no. Dopo un incidente finisco sulla sedia a rotelle. Non mi chiamava nessuno”: Jerry Calà si sfoga

  • Postato il 6 giugno 2025
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Jerry Calà, in una intervista a La Repubblica, ha ripercorso le tappe della sua carriera e della vita. Quando è uscito dallo storico gruppo I Gatti di Vicolo dei Miracoli per intraprendere la carriera da solista: “Nel bene e nel male ho sempre avuto coraggio. Ero uscito dai Gatti ed entrato nel comodo carro dei cinepanettoni di De Laurentiis, tra i Novanta e il Duemila. Ma volevo esprimermi singolarmente e ho fatto un errore economico. Per cercare nuove strade, ho fatto un film in Norvegia, Sottozero, scritto da Rodolfo Sonego e poi Diario di un vizio con Marco Ferreri“.

C’è qualche rimpianto: “Sul piano economico non mi lamento, però ti mettevano in testa delle cazzate tipo se fai cinema non puoi fare televisione, perché ti abbassi e io, come uno stronzo, nonostante Silvio mi corteggiasse tantissimo, gli dissi di no. Vabbè, è andata così”.

Poi un capitolo privato e importante della sua vita: “Nel 1995, quando ho avuto un grave incidente d’auto che mi ha costretto sulla sedia a rotelle, a lungo. Nel nostro ambiente non sono buoni, ha iniziato subito a girare la voce che sarei rimasto in carrozzina, non mi chiamava più nessuno. Ho avuto entrambi i femori rotti, un dolore insostenibile, poi ho dovuto imparare di nuovo a camminare, come un bambino. È stata dura, quelli del mio ambiente erano spariti tutti. Ma si sono fatti riconoscere gli amici veri, quelli di Verona, del Lago di Garda, che frequentavo prima di diventare Jerry Calà”.

E infine sull’ex moglie Mara Venier: “Una donna importantissima, mi ha accompagnato nel momento di massimo successo e mi ha impedito di perdere la testa”.

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