Sinner-Alcaraz, allerta massima per la finale: la censura pro Trump. Il tifo Usa può essere un fattore

  • Postato il 7 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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La resa dei re conti. Sinner-Alcaraz è molto più di una finale, è un appuntamento con la storia. In palio i 5 milioni di dollari dello US Open, ma pure il primato del ranking. All’Arthur Ashe Stadium farà scalo anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e, mentre scatta la censura pro-tycoon, occhio al rumoroso pubblico di casa, che ha già fatto sbottare Djokovic, rischiando di compromettere la finale femminile.

US Open: Sinner-Alcaraz, finale storica sotto gli occhi di Trump

Con questa finale Jannik e Carlitos hanno spazzato definitivamente via i fantasmi dei Big Three. La new era del tennis ha ora davvero inizio: il 2025, infatti, sarà il primo anno dal 2002 in cui i nomi di Federer, Nadal e Djokovic non appaiono in una finale di uno Slam.

Ad assistere allo scontro tra titani, che andrà in scena stasera, domenica 7 settembre, a partire dalle 20:00 ora italiana, ci sarà anche Donald Trump. Già, nonostante le questioni che affliggono il pianeta e che vedono gli Stati Uniti in prima linea, l’ingombrante inquilino della Casa Bianca non rinuncia all’ultimo atto del Major newyorkese, di cui in passato è stato assiduo frequentatore, tanto da avere una suite per quasi 20 anni, prima di intraprendere la carriera politica.

Il numero uno USA sempre più legato allo sport

Dall’inizio del suo secondo mandato presidenziale, il tycoon ha sempre strizzato l’occhio al mondo dello sport. Ha infatti marcato visita al Super Bowl, alla Daytona 500, ad alcuni incontri UFC, ha ricevuto la Juventus alla Casa Bianca per poi premiare il Chelsea che si è aggiudicato la prima edizione del Mondiale per Club.

Secondo quanto si apprende, il presidente degli Stati Uniti, che si prepara ad accogliere anche i Mondiali di calcio del 2026, assisterà alla partitissima tra Sinner e Alcaraz da una suite in qualità di ospite di uno sponsor.

Allerta massima: le misure adottate e la censura pro Trump

Rigide le misure di sicurezza che saranno adottate. L’USTA (United States Tennis Association) ha annunciato che “oltre ai normali controlli all’ingresso, verrà effettuato un controllo di sicurezza per tutte le persone all’ingresso dell’Arthur Ashe Stadium. Tutti i bagagli e le attrezzature che passeranno attraverso i controlli di sicurezza domenica saranno scansionati e ispezionati accuratamente”.

Ma è un altro il provvedimento che fa discutere. Già, come riferito da The Athletic, sempre l’USTA avrebbe chiesto alle emittenti televisive di censurare qualsiasi forma di protesta o reazione all’apparizione di Trump, in particolare al momento dell’inno. Un’iniziativa a favore del numero uno degli Usa in virtù di un precedente del 2015, quando era candidato alla presidenza: fu fischiato al Billie Jean King National Tennis Center durante un quarto di finale tra Venus e Serena Williams.

Il fattore pubblico: Jannik rischia una Parigi bis

Nell’arco dell’edizione 2025 dello US Open sono piovute critiche sul tifo da stadio dei tifosi americani. Rumorosi, al limite della scorrettezza. Ne sa qualcosa Djokovic, che per avere la meglio sull’idolo di casa Fritz ai quarti di finale è stato costretto a giocare una partita nella partita contro il pubblico.

Stesso discorso vale anche per Aryna Sabalenka, che ha mantenuto i nervi saldi nell’ultimo atto contro l’americana Amanda Anisimova conquistando così il primo Slam del 2025. Ecco, Sinner rischia seriamente di dover battagliare anche contro i tifosi, che, come già successo nella finale del Roland Garros a Parigi, sceglieranno di stare dalla parte di Alcaraz. Per Jannik, che punta al bis dopo il trionfo dello scorso anno, l’occasione di dimostrare di essere il numero 1 in assoluto e non solo nel ranking.

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